Marydolls
Tutto bene
Red Carpet Studio
indie rock
_______________
Dopo l’esperienza del grunge italiano che aveva caratterizzato i primi lavori, i Marydolls con l’album Tutto bene spostano il loro focus sonoro sull’indie con venature rock, lasciando però la porta sempre aperta a nuove sperimentazioni.
Tutto bene comprende dodici brani che vedono la partecipazione di Nicola Manzan (Bologna Violenta, agli archi), Daniela Savoldi (Dente, Calibro 35, Muse, al violoncello), Marco Giuradei (piano/fisarmonica) e Paolo Blodio Fappani (Seddy Mellory, alla chitarra).
Con questo disco i quattro ragazzi italiani vogliono raccontare la ricerca di sé stessi, la voglia di restare sempre giovani, l’amore vero ma anche quello che fa male, i rapporti tra la gente comune, la crisi che sta attraversando la nostra società, la paura ed il coraggio di spiccare il volo e la routine che rende l’uomo sterile.
Il terzo album dei Marydolls si allontana completamente da quelle che erano le sonorità che li caratterizzavano, quelle sonorità che li avevano portati a calcare i più grandi palchi della scena rock italiana come l’Heineken Jammin’ Festival, aprendo i concerti ad artisti del calibro dei Police e di Alanise Morissette, oppure a vincere premi prestigiosi quali il Vitaminic Awards nel 2001 ed il premio della critica conferito dalla rivista Rockstar.
Ma questo succedeva in un’altra decade, quando la ricerca forsennata dell’indie non andava ancora di moda e c’era una grande varietà di musica…
Quello che sta subendo il panorama musicale italiano è proprio quello di conformarsi in un unico genere, così che gli artisti appaiano tutti uguali. Non c’è più scelta, non c’è più assortimento e purtroppo, anche una band talentuosa come i Marydolls, è caduta in questo limbo.
Gli ultimi articoli di Laura Cirilli
- Ornaments: Drama - February 7th, 2017
- Saviour: Let me leave - February 6th, 2017
- Dorom Dazed: Shameless - February 3rd, 2017
- Maledetta Dopamina: recensione-disco omonimo - January 30th, 2017
- Monkey Ranch: Alone - January 25th, 2017