The Pop Group
Honeymoon On Mars
(Freaks R Us/K7)
art-rock, funk, electronic
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Mark Stewart e soci ormai non hanno più limiti: è strabiliante constatare come una band nata quasi 40 anni fa possa regalare ancora squarci di buona musica. Non che il tempo si sia fermato, ma il punto è che questi giganti del post-punk continuano a sperimentare con i suoni moderni producendo risultati che vanno oltre ogni previsione.
Tutt’altro che bolliti (come la stragrande maggioranza dei coetanei), il Pop Group dà alle stampe Honeymoon On Mars, quarto album che dopo appena un anno succede a Citizen Zombie, lavoro che ha segnato il ritorno discografico della band bristoliana dopo 35 anni di silenzio.
Honeymoon On Mars continua il discorso elettronico del precedente, ampliando l’uso dell’elettronica e ammiccando ai Tubeway Army di Gary Numan. Il titolo vuole esprimere l’alienazione che si prova sul nostro pianeta, un mondo dove cioè che accade è per lo più sbagliato. Di qui l’idea della “luna di miele su Marte”, ovvero la sensazione di essere catapultati su un altro pianeta.
L’esempio lampante dello straniamento è resa bene dal delirio elettronico di Heaven, o dalla danza industriale di War Inc. condito dalle voci robotiche.
Ma in verità i presupposti venivano già svelati dalle prime note di Instant Halo, che apre l’album con atmosfere cyberpunk e claustrofobia elettronica.
City Of Eyes tornava su un piano un po’ più musicale, nonostante le voci filtrate, riff taglienti ed effetti alieni.
Ma è il senso di ossessione e lo straniamento prendono il sopravvento, come ben documentato dal ballo allucinato al rallenty di Michael 13 e dal ritornello spiritato di Pure Ones.
Prima del disco funk di Zipperface, il Pop Group sembra volersi riallacciare ai dischi degli esordi con Days Like These, dove i deliri vocali di Stewart sono in bella mostra.
Gli slogan con distorsioni di Burn Your Flag chiudono degnamente questo Honeymoon On Mars che aggiunge qualcosa soltanto alla carriera della band, non certo alla storia della musica. Ma al netto dei 4 album finora pubblicati, il Pop Group è decisamente un marchio affidabile. Mai un album sotto la sufficienza, mai un brano fuori posto.
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