The 1975
I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it
(Interscope)
pop, electro
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htts://youtu.be/hXaU0QzByIM
Anche se da noi non sono molto conosciuti i quattro inglesi di Manchester, i The 1975, qui col secondo album I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it, cercano di sperimentare nuove formule d’acchito verso orecchi smaliziati, e possiamo dire con onestà che la cosa riesce a metà, in quanto – se con l’esordio omonimo del 2013 avevano stuzzicato l’appetito – ora la sostanza sonica di questa tracklist appare già consunta per vuoto creativo.
Si torna a spizzicare nei soliti anni ’80, ma quelli dal versante Bowieano, fili di Prince Love me, UGH! qualcosa di elettronico, gospel The ballad of Me and my brain, piccoli ghiaccioli alla Sigur Ros The 1975 e una marea di pitch stratificati Loving someone, una massa di suoni ed effetti che non dissimula affatto di richiamarsi all’Eldorado mid-pop americano che fu, e tutto ciò per essere solamente “un secondo disco di carriera” penalizza fortemente il quartetto inglese che invece di studiare buone mosse soniche preferisce stazionare nel limbo generalista spicciolo.
Ben diciassette tracce per un ascolto mediocre e candidate a non diventare “peso” nella discografia fresca che irrompe in questi mesi, magari salvando lo shuffle di The sound o la dolcezza cullante di Nana, ma è solo un “magari” che rimane strozzato dall’interezza nulla di tutto il resto. Alla prossima, se ce ne sarà!
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