Sono molte le band mediocri e spesso incapaci, non tanto di eseguire, quanto di emozionare gli ascoltatori, ma non è il caso degli Amantyde. Sono stata piacevolmente sorpresa infatti dal lavoro svolto dalla band trevigiana.
Ulteriore motivo di orgoglio da parte mia è il fatto che a capitanare il gruppo è nuovamente una donna che, come ben sappiamo, è vittima di pregiudizi ed è in netta minoranza anche nel mondo del rock ma sono sicura che questo album aiuterà molti a cambiare idea. Il disco si posiziona nel grande calderone dell’alternative rock, quello scritto e suonato bene. Molto buona l’interpretazione grazie anche alle forti tinte, che a tratti sfiorano il metal, della voce espressiva e versatile di Nicky: sicuramente il punto di forza dell’album. Sa essere infatti aggressiva e violenta ma anche melodica. Suona quasi come un richiamo ai vecchi Guano Apes. Una band da tener d’occhio, assolutamente. (Voto: 3,8/5).
Con l’album Second Rose la band emiliana dei Domina Noctis raggiunge un buon livello sia per quanto riguarda l’esecuzione sia per quanto riguarda la produzione. Il loro gothic rock non è particolarmente sorprendente, ma mi sento di dire che è sempre più difficile avere il piacere di ascoltare gruppi di questo livello, soprattutto in Italia. Le canzoni ben strutturate rendono l’album decisamente orecchiabile e piacevole, anche grazie alle voce accattivante di Edera e all’indubbia preparazione dei musicisti. Il sound, come ho già accennato, risulta forse un po’ scontato ma riesce comunque a tener desta l’attenzione di un buon ascoltatore. Ottima la cover della signora del rock Patti Smith, forse una delle migliori in circolazione. Una band da non lasciarsi scappare, sicuramente. (Voto: 4/5)
Per ultimo l’album Evoluzioni degli Ephemeris. Già dalla prima traccia ci si rende conto che non si ha a che fare con la solita gothic band in cui a cantare è una donna. Evoluzioni infatti è un album estremamente variegato che spazia dal progressive rock, al metal, fino a sfiorare sonorità piu’ pop. La voce particolare di Sara e le melodie elaborate, anche grazie all’uso del violino e del pianoforte, lo rendono unico nel suo genere. Molto buono anche l’uso delle chitarre anche se spesso sovrastano la voce. Le tracce, con i testi prevalentemente in italiano, sono piacevoli da ascoltare e ci immergono in un un’atmosfera fiabesca. Un album assolutamente particolare, che forse non rapisce l’ascoltatore fino in fondo ma sicuramente orecchiabile. (Voto: 3/5)
http://www.myspace.com/amantyde
http://www.myspace.com/dominanoctis
http://www.myspace.com/ephemerisrock
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