Io E La Tigre
10 e 9
(Garrincha Dischi)
punk-rock, indie, pop
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Io E La Tigre sono un duo, chitarra e batteria. Vengono da Cesena e sono due ragazze che declinano tempeste ormonali, amorose, venerdì sera, rapporti sociali e, of course, femminilità attraverso un punk-rock dolce e melodico, ma allo stesso tempo crudo, potente e straight to the chase.
10 e 9 è il loro primo full-lenght dopo un ep decisamente ben fatto risalente a quasi due anni fa’. Faccio una previsione, già che ho qua di fianco la mia sfera di cristallo: Io E La Tigre saranno presto la next big thing dell’indie (esiste ancora?) italiano.
Perché? E’ presto detto: i testi, in primis, si discostano dalla attuale tendenza al nonsense un po’ cazzaro di tante new sensation tanto in voga. Si fanno forti di una discorsività ed una spinta comunicativa dalle spalle larghe. Raccontano, mostrano, offrono uno specchio per storie in cui tanti non faranno fatica a ritrovarsi. Le melodie sono eleganti, orecchiabili, si sposano con le liriche in maniera sublime. Spesso con echi anni ’60 (I Santi, Lentamente), non disdegnano ganci e sicuri sing-along. In certi anfratti si nascondono influenze della prima Carmen Consoli (L’Appuntamento, Lentamente), saccheggiata quel tanto che basta per non sembrare un riferimento, sia nelle tematiche che in certe sequenze melodiche, in certi cori e controcanti.
E poi gli arrangiamenti: variegati, eleganti, mai sopra le righe, dosati alla perfezione. Nonostante la scarsità complessiva di strumenti utilizzati (oltre a batteria, chitarre e pochi archi non c’è molto altro) riescono nell’intento di dare complessità sia ai brani veloci quanto alle ballate che si alternano nella tracklist. Hanno gusto, Io E La Tigre, lo si percepisce dal primo ascolto. Sanno dosare miele e limone e farli colare lungo il bordo dei brani in maniera armonica e perfettamente bilanciata.
Con un briciolo di nostalgia e tutta la vita davanti, raccolgono l’attitudine di Pavement, Pixies e PJ Harvey (Io E Il Mio Cane, Lei Sa, Povero Cristo), Sleather-Kinney e Juliette Lewis (Revolver, Tu Non Sei Un Mio Ex, Come Un Sasso In Una Scarpa), condendo tutto di quel romanticismo malinconico di Daughter e Beach House (L’Appuntamento, I Santi, Buonanotte).
Il loro punto di vista è, va da sé, squisitamente e splendidamente femminile, è vero. Però certi ritornelli, certe scelte melodiche, certi pugni distorti nello stomaco accompagnati da certe carezze vocali, sono davvero ben fatti al punto che Io E La Tigre riescono a superare le differenze di genere e piacere davvero a tutti. Certo, a dispetto della chiara maturità di scrittura, saranno le eroine di tutte le ventenni con un po’ di gusto e retroterra musicale, ma i loro coetanei del sesso opposto impareranno i testi a memoria. Per rimorchiare, diranno, ma sarà una scusa per non dire quanto gli piacciono. Perché questo disco, signori, funziona.
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