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Braski Lacasse: So Afraid To Be Alone

I Braski Lacasse di So Afraid To Be Alone sono qualcosa di difficilmente catalogabile che possiamo ascrivere, per comodità, alla categoria rock, ma anche con echi di furia grunge, di impervie diramazioni alternative e perfino accenni rockabilly

Braski Lacasse

So Afraid To Be Alone

(R)esisto

rock

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Braski Lacasse copertinaNell’ottobre del 2011 Bologna dà i natali ai Braski Lacasse, band italianissima ma dal nome esotico, quasi a suggerire una provenienza dall’Est Europa o da una Parigi bohémien. Invece, Braski Lacasse non è altro che l’acronimo dei nomi dei componenti del gruppo, scelta che ci consente di annusare da lontano il sound della formazione.

Ciascuno dei membri porta con sé la propria esperienza musicale per metterla a disposizione del mosaico finale, rendendo il sound dei ragazzi emiliani unico nel suo genere.

Qualcosa di difficilmente catalogabile che possiamo ascrivere, per comodità, alla categoria rock, termina che minimizza purtroppo tutte le sfaccettature stilistiche del gruppo: ci sono infatti echi di furia grunge, di impervie diramazioni alternative rock, blues e perfino accenni rockabilly.

Il primo full lenght, dopo l’omonimo EP d’esordio datato 2013, s’intitola So Afraid To Be Alone ed è un compendio di eterogeneità, come è lecito aspettarsi da una band con un nome-omen del genere.

Con la opener I loved you so (don’t believe it) sembra di sentire un classicone da manuale del rock’n’roll, ma le carte vengono subito sparigliate nel secondo brano, A date with the Devil, dal suono più concitato, come da tradizione grunge.

E questa eccletticità musicale è la cifra stilistica dell’intero disco: a tratti sembra di ascoltare band palesemente indie come Franz Ferdinand e Kooks (quelli della cerchia più danzereccia..), a tratti fa capolino David “Sua Maestà” Bowie specialmente nelle intenzioni vocali di Brain (Niccolò Rangoni Machiavelli), in altri momenti ancora si attraversa l’Oceano Atlantico per bussare alla porta di Seattle, dove ci aprono i Pearl Jam.

Nonostante un continuo dialogo tra differenti generi, So Afraid To Be Alone si contraddistingue per la totale assenza di schizofrenia; si ha piuttosto la sensazione di leggere un piccolo Bignami del rock’n’roll.

Un disco impossibile da descrivere e tutto da ascoltare.

Ascolta Braski Lacasse: So Afraid To Be Alone

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Albachiara Re
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