Tales Of Unexpected
Sciame di Vanesse
(Autoproduzione)
indie rock
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I milanesi Tales Of Unexpected sono una band attiva da un paio d’anni, vincitrice di qualche contest musicale e già con l’esperienza di alcuni noti palchi della Penisola alle spalle. Il nome ricorda una vecchia serie TV incentrata sui misteri e il titolo dell’album richiama quella specie di farfalla dalle ali coloratissime. Ora è il momento di veder pubblicate le 10 fatiche contenute in Sciame di Vanesse, album in cui il noise si sposa ad un cantautorato ombroso.
La voce del singer Arnaldo Mazzola e i componimenti ritmici degli altri tre membri del gruppo ricorda i primi Estra, ma con una deviazione più marcata versoi noise rock, presente soprattutto in coda alle canzoni. Spesso e volentieri in brani come La Signora dei Ragni o L’uomo Dalle Suole Di Vento si fa strada il lato più morbido del rock nostrano fatto di chiaroscuri e riff notturni, coadiuvato da blandi ricami lirici ascoltati per esempio in Matrice. A tratti vengono fuori brani vaporosi come Li Sento Scorrere che ha quei tre accordi tipo State of Love and Trust dei Pearl Jam, ma bloccati in maniera lineare senza cambi di tempo e ritornelli volitivi.
Partiti tirati con un funkeggiante 15 Ottobre dove si intravede un tentativo di liberarsi di quel rock indipendente italiano ormai divenuto sempre più ripetitvo, lungo il corso del disco la band non trova però punti forti su cui caratterizzarsi pur gonfiando le tracce con distorsioni che enfatizzano brani che cercano il decollo. Buona la capacità tecnica, il cantato è cagionevole di sfumature e alla distanza si trasforma in una spina nel fianco, complice anche di liriche poco determinanti in diversi passaggi e scale a volte telefonate, anche se chi suona la chitarra dimostra di possedere buona vena.
Il brano migliore risulta Sfumature di Quarzo, di cui è stato realizzato anche un videoclip. Da Sciame di Vanesse emerge nei Tales Of Unexpected la volontà di investire in un percorso sonoro anticonformista col quale, nel tempo, il quartetto potrebbe costruire dischi più evoluti e affascinanti. La base è buona, è un classico piatto di spaghetti al sugo che un po’ tutti sanno cucinare, ora serve un bel ragù per chi è affamato di rock.
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