Helena Verter
Questione di Ore
(Cd, Sana Records)
pop, rock
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I marchigiani Helena Verter pubblicano un album che evoca interpretazioni personali sulla quotidianità, sogni e passioni attraverso un progetto musicale di stantia atmosfera decadente e malinconica, a tratti rabbiosa. I cinque musicisti, formazione standard con tastiera, producono con Andrea Mei (Gang e Nomadi) un pop rock che fa battere il piede in alcune delle dieci tracce, alternando temi e sonorità romantiche in altre più determinate e riottose.
Canzoni orecchiabili e ritmi accattivanti sorreggono la voce di Caterina Trucchia, autrice insieme al chitarrista Paolo Recchi di questi brani. Si comincia con Squali Avvoltoi Buffoni e Voyeur, amara analisi dell’uomo moderno attorniato da una televisione che influenza le tendenze e poi la nenia sentimentale di Gondole Viola. Segue decisamente la cinica 5 mg di Vero Niente, brano aggressivo con una chitarra in primo piano, che vuole aprire gli occhi sul vuoto esistenziale. La title track malinconica Questione di Ore, puntellata da un arpeggio di chitarra tenta di dipingere un paese a rotoli evocando immagini poco incisive.
2.00 pm è un brano solare dalla melodia travolgente con un costante crescendo di morbide pennate nello schema melodico, anche in Sogno Affamato troviamo un ritmo serrato con un accenno di riff di chitarra elettrica e un wah wah finale. Il brano più intenso ed emozionante del disco è Percezione delle Cose, anche se il testo diventa piuttosto ripetitivo, ma questa è una lacuna che si trascina in tutto il disco.
L’album convince a tratti, smarrito nei ridondanti testi di una scrittura compositiva da maturare e arrangiamenti semplici che tuttavia riescono a trascinare positivamente le canzoni, ma che sono privi di evoluzioni stilistiche. Un compitino a casa che serve a incoraggiarli perché vogliamo rivederli in futuro con l’impegno di crescere musicalmente.
Myspace: www.myspace.com/helenaverter
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