Paolo Tocco
Il mio modo di ballare
(Protosound Records)
canzone d’autore
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No, certamente no, il cantautore abruzzese Paolo Tocco non ha “il problema a firmarsi con nome e cognome” le proprie circumnavigazioni poetiche, lo fa e le benedice col tocco dei grandi autori, con la certezza di essere tutt’uno con quella poesia, il tassello umano e artistico che in punta di piedi occupa il proprio spazio vitale.
Il mio modo di ballare è il secondo album, una confidenziale forma autoriale di undici brani pieni zeppi di suoni, logiche, riflessioni, storie e soprattutto, musicisti, che hanno quasi una missione interiore verso l’ascoltatore, ovvero quella di creare atmosfere proprietarie di nottate interiori dove rivoltare, nascondere e proteggere il proprio essere, la propria anima da coccolare.
Sullo sfondo l’afflato affine a De Gregori, Fossati, nel mezzo una piacevole sostanza d’eleganza in cui l’autore si apre e racconta quasi sempre col fil di voce, una luce fioca che illumina e filtra momenti, attimi, secondi di purezza, di vita. Lo squarcio di un cuore e Come le formiche, lo sghiribizzo “strombazzato” folk, Il magico mondo di un vecchio che sapeva ballare, il pop-mex che scorre in Luna nera o lo swing coloniale che smuove la finale Pezzi di bugie sono piccoli gioielli che contribuiscono a cucire un disco di buona fattura, quasi sartoriale, per chi ama vestire i propri ascolti di pregevole stoffa sonora.
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