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Roberto Michelangelo Giordi: Il Soffio

In arrivo a inizio 2015 il nuovo album di Roberto Michelangelo Giordi, tra gli interpreti più originali emersi negli ultimi anni dal mondo della canzone d’autore italiana.

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In arrivo a inizio 2015 il nuovo album di Roberto Michelangelo Giordi, tra gli interpreti più originali emersi negli ultimi anni dal mondo della canzone d’autore italiana.

Ad anticipare l’uscita del cd, il singolo che dà anche il nome al disco, Il Soffio. Contraddistinto dalla consueta eleganza interpretativa e dagli arrangiamenti ricchi di rimandi alla tradizione italiana come alle più moderne sonorità in ambito etno-world, Il Soffio canta il rapporto indissolubile tra l’Uomo e la Terra, ed esprime il bisogno dell’uomo di ritrovare un contatto profondo con gli elementi della Natura, l’unica forse in grado di sfuggire al soffio fugace del tempo e all’alternanza degli eventi.

Il videoclip è girato interamente con iPhone nello scenario senza tempo del deserto nel sud della Tunisia. Giordi ha curato personalmente la regia, la fotografia, il montaggio e la post produzione. Oltre a Giordi, sono presenti nel videoclip i cantanti Annalisa Madonna e Thieuf.

I colori con i quali i protagonisti si dipingono il volto simboleggiano proprio la necessità di ciascuno di noi di ritrovare la corrispondenza tra l’anima del mondo e il pensiero dell’umanità.

Così racconta lo stesso Giordi questo coraggioso e singolare esperimento artistico: “Un regista tunisino mi ha dato buca cinque giorni prima della partenza ed io, poiché sono testardo, mi sono equipaggiato e ho deciso di girare il clip da me con il mio iPhone. Non avevo niente di chiaro, in ogni luogo cercavo di creare qualcosa: preparavo il cavalletto, azionavo l’iPhone e mi riprendevo con l’aiuto di un amico. Tornato a Napoli, con le idee più chiare ho coinvolto come attori i due cantanti già presenti nel brano e altri due li ho trovati a Napoli. Ho attrezzato una stanza con luci da scrivania e ventilatore e un telo nero, ho usato i colori biologici per dipingere le facce. Poi ho preferito proseguire io con il montaggio. Ho scaricato vari software e alla fine ho scelto final cut. Ho imparato ad usarlo da solo in due mesi, creando il montaggio e la postproduzione.”

 

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