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Postit: Aroma(n)tic People

Stati d'animo e atmosfere malinconiche nel secondo album dei Postit, gruppo post-rock molisano che ora ci presenta Aroma(n)tic People

Postit

Aroma(n)tic People

(Factum Est)

post-rock, electronic

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[youtube id=”mXQQLgSTgp0″ width=”620″ height=”360″]

recensione-postit-aromantic-peopleI Postit sono un gruppo molisano attivo dal 2007 che suonano un post-rock facendo leva sugli stati d’animo, creando un suono emotivo farcito spesso di elettronica. La formula è quella mogwayana del soft-loud-soft ma riletta in modo abbastanza personale.

Aroma(n)tic People è il secondo album della discografia, a cinque anni di distanza da Mumble. Si tratta di composizioni strumentali che toccano, oltre all’elettronica, il jazz e la psichedelica cosmica.

L’esplorazione galattica non è comunque il tema portante dell’album, ma piuttosto una delle tante sfaccettature. Per esempio l’iniziale Lost Memories introdotto da arpeggi senza tempo, più che spaziale è un lento viaggio psichedelico ed introspettivo tra i meandri della mente, che scova ricordi un tempo inaccessibili.

Maybe, dal piglio etereo, è invece composto da radiazioni sintetiche e distorsioni siderali crescenti. La misteriosa In 2 si muove tra riverberi spettrali e note jazzate di piano. L’atmosfera è quella fumosa di un film noir. Anche in Free si nota l’influenza del jazz, stavolta accompagnato da volteggi di synth e chitarre acrobatiche.

The Day After svela il lato più intimo dell’album: la composizione è velata di malinconia grazie alle note dal piano, fino a quando si inserisce il tripudio distortivo delle chitarre che si oppone in qualche modo alla tristezza. Sembra quasi che ci sia una presa di coscienza, una forte reazione di chi prova a rialzarsi e ad andare avanti.

Dopo una Pink Coffee non particolarmente brillante, torna la solitudine del pianoforte con Coming Back From Sadness: stavolta si sprofonda nella tristezza, un viaggio sola andata tra pensieri malinconici.

Midnight In San Nicola chiude il disco con un ibrido tra il silicio e un sogno (rappresentati rispettivamente dall’uso dell’elettronica e dalla chitarra vellutata). Da notare un Roberto Angelini, ospite del brano, in grande spolvero: con la sua slide guitar rende l’atmosfera leggera ed eterea. Poi il piano apre la strada ai vocalizzi impalpabili di Yani Lombardi, altra ospite, che chiude questo Aroma(n)tic People.

L’album mette sicuramente in luce l’indubbio talento compositivo dei Postit, che riescono a non affogare in uno scenario post-rock che pare spesso e volentieri sempre più standardizzato.

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