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Animals as Leaders: The Joy of Motion

Gli Animals as Leaders sono ormai una delle nuove realtà affermate nel metal della scena americana e mondiale, alfieri del Djent, un nuovo genere musicale che ha molto a che vedere col math-rock. The Joy of Motion< è adrenalina pura

Animals as Leaders

The Joy of Motion

(Sumerian Records)

progressive metal, djent

[starrevie]

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Animals as Leaders- The Joy of MotionGli Animals as Leaders sono ormai una delle nuove realtà affermate nel metal della scena americana e mondiale, alfieri del Djent, un nuovo genere musicale che si sta sviluppando dagli inizi del 2000 che ha molto a che vedere col math-rock, capace di produrre groove e ritmiche ossessive e velocissime.

La band è un power-trio formato dal tecnicissimo chitarrista, nonché fondatore ed ideatore del progetto, Tosin Abasi, affiancato dal bassista Javier Reyes e dal nuovo batterista Matt Gartska. Dopo lo strabiliante debutto omonimo (Animals as Leaders del 2009) ed il mezzo passo falso di Weightless (2011), gli Animals as Leaders tornano in pompa magna con The Joy of Motion.

The Joy of Motion non si discosta molto dai precedenti lavori. Abasi ha il fuoco nelle dita, è velocissimo ed ha una gran tecnica, ma non fine a se stessa. Riesce all’improvviso a far spuntare melodie e ritmiche accattivanti ed interessanti. Reyes e Gartska lo supportano alla grande,  producendo un groove durissimo e dinamico e metteranno a dura prova le casse del vostro stereo!

L’inizio è subito immediato e travolgente con Ka$cade, di quelli che ti mozzano il fiato. A seguire Lippincot, dove il basso di Reyes è ancora più marcato. Ma ci sono anche momenti più eterei, come l’introduzione di Air Chrysalis, od il funky di Physical Education.

Il resto delle tracce è un trionfo di ritmi serratissimi, tecnicamente ineccepibili. A differenza del lavoro precedente si percepisce una migliore ispirazione, ma l’esordio rimane decisamente il loro lavoro migliore. Non ci sono segnali in questo disco per un’evoluzione del genere, le dinamiche ed i suoni sono rimasti gli stessi dell’esordio del 2009.

Pensare invece che nel passato (ad esempio a cavallo tra gli anni sessanta e settanta) far passare cinque anni tra un disco ed un altro significava creare un’evoluzione di stili e di suoni marcatissimi. Ciò non toglie meriti a The Joy of Motion, che rimane un ottimo lavoro di questo inizio anno, ben prodotto e con un sound eccellente. Aspettiamo di ascoltare cosa faranno gli Animals as Leaders con il prossimo lavoro. Una svolta, a questo punto, è più che necessaria.

 

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