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Agony Way: For Rent

Una giovane band torinese alle prese con un punk veloce e orecchiabile che strizza l’occhio alle melodie più commerciali dei Blink 182 e ai Fall Out Boy

Agony Way

For Rent

(Ep, Autoproduzione)

punk-rock

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Agony Way- For RentAh, l’estate è finita da un pezzo.  Questa è una consapevolezza che diventa ancora più dolorosa se si ascoltano dischi vitali e spensierati come For Rent, il nuovo Ep, uscito solo in digitale, dei torinesi Agony Way.

Questi tre ragazzi si baloccano con il punk, imbrattando i loro brani con il pop-punk  figlio diretto dell’influenza dei Blink 182 e dei Green Day, con sonorità più ruvide, oppure con il punk californiano melodico, unito a una scanzonata punta di tamarraggine ereditata dai Good Charlotte e dai Cobra Starship. Insomma, in questo Ep convivono le diverse anime del punk, tutte declinate verso un mood solare e goliardico.

Perfino i pezzi più cattivi, come l’iniziale The Quick Brown Fox, con i battiti sincopati e la chitarra convulsa, è di una contagiosa e positiva vivacità. Dunzo, invece, è una scarica di accordi e sbraiti, ricondotti  nell’alveo della melodia nel finale con qualche modaiolo accordo di tastiera.

32 è il brano più orecchiabile: merito di un giro di chitarra di una linea di basso molto curate, e di un bel ritornello che ne fa un potenziale singolo. Dont’t Worry è carico di ritmi veloci e di effetti elettronici, che non dispiaceranno ai fan dei Fall Out Boy. NYC e Saturday’s Morning sono i brani più sentimentali e naive, sempre inseriti in un contesto di arrangiamenti ultradinamici. In conclusione, At Terror Street, stridula ma con una stoffa decisamente pop.

For Rent è un bel disco punk che non disdegna di piacere anche a un pubblico allargato. Senza considerare il fatto che, in queste uggiose giornate autunnali, l’ascolto di questo Ep è uno dei pochi rimedi per ricordare la sfacciata baldoria estiva.

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Sofia Marelli
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