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The Fottutissimi: Mercoledì#Babilonia

Un rock puro e genuino, un affermato produttore californiano, il batterista del Liga, un trio tenace e senza paura di mettersi in gioco: Mercoledì#Babilonia è il terzo album dei The Fottutissimi

The Fottutissimi

Mercoledì#Babilonia

(Divinazione/Terzo millennio)

rock

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The Fottutissimi- Mercoledì-BabiloniaCon Mercoledì#Babilonia è arrivato il momento dei The Fottutissimi, trio marchigiano che – dopo dodici anni di birrerie e locali predisposti al live – hanno esteso la propria popolarità grazie al traino di questo disco dal taglio decisamente grintoso. Eppure la band era già nota per aver vinto alcuni festival, tra cui “Rock Targato Italia” nel 2008 e i video andati in onda su Rock Tv e All Music. Radio e riviste si sono interessate sempre a loro, ma con l’ultima uscita indubbiamente si è parlato finalmente molto della loro musica.

Non è bello fare riferimenti, ma quando parte Corazza di Fango di primo acchito nelle orecchie viene sparato un sound che ricorda Steve Rogers Band, Steel Panther, Tre Allegri Ragazzi Morti, Airbourne tutti messi assieme. Il primo pezzo fa subito il botto con la sua carica esplosiva, roba che se si fosse trattato di una band americana a quest’ora starebbero sulla prima pagina della famosa rivista Rolling Stone.

Con Daniela torna in mente il rock potente dei Pistola alla Tempia, pregevole band nostrana. Hanno questo look sporco, vissuto, duro, la barba incolta, i tre ragazzi suonano un rock senza tanti fronzoli, spinto, carico, spontaneo, riff brevi ma intensi e una voce grattata come piace a me.

Non un grande album, diciamolo subito, ma un biglietto da visita avvincente nato da qualche vecchia canzone riproposta in questo disco in lingua italiana, altri brani inediti e l’attenzione di un grande produttore che ha visto in loro del potenziale.

Mercoledì#Babilonia ha un suono oltreoceano rispetto ai lavori precedenti cantati per lo più in inglese: il disco sfonda grazie alla produzione di Jason Carmer, un signore che ha collaborato ai dischi di Korn, Run DMC, Cristiano De Andrè, Laura Pausini, Noemi e l’Arrivederci Mostro di Ligabue quando Corrado Rustici l’ha voluto nello staff. Nel 2012 si è visto consegnare un Grammy per il lavoro fatto con i Molotov, i Gogol Bordello messicani e poi un giorno si è innamorato di alcuni brani dei The Fottutissimi trovati sul Tubo, tanto da farsi avanti come produttore.

Il lavoro di Jason si sente eccome perché alla fine questo disco restituisce il loro indie garage in un autentico rock mainstream senza diventare market-oriented. Salvo Onde che rivela venature pop rock più vicine ai Velvet che ai Ministri, Leonardo Landi, Mattia Priori e Federico Veroli mettono in piedi un album molto spinto, una bomba sonora di nove pezzi di mezzora che lo rende gradevole e svelto da finire con piacere.

Tanta chitarra distorta e pochi semplici riff. Manca sicuramente una propensione all’arangiamento e alle variazioni, i testi al momento sono minimali quanto basta per incellofanare il prodotto, ma considerando che questo è il risultato del lavoro di un trio ancora giovane (con la partecipazione di Michael Urbano, l’attuale batterista del Liga) e che da adesso saranno chiamati alla conferma, attenderò il prossimo lavoro con una certa aspettativa.

Sito web: www.thefottutissimi.com

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Luca Paisiello
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