DM Stith
Curtain Speech
(Cd, Asthmatic Kitty/Goodfellas, 2008)
songwriting
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David Stith è un giovane cantautore cresciuto in una famiglia di musicisti, arrivato alla realizzazione del suo ep di debutto per Asthmatic Kitty dopo aver intrapreso diverse esperienze artistiche – dalla poesia al disegno, è sua la firma dell’artwork – fino all’approdo deciso in ambito musicale.
Curtain Speech è un disco che contiene cinque perle di saggezza compositiva, equilibrio, buon gusto per gli accostamenti ritmico/armonici e una serie d’indizi che lasciano intravedere per David un futuro importante.
Stith disegna il quadro più bello mettendo la sua voce – in grado sia di sussurrare storie che di graffiare in profondità – come figura principale, dietro la quale si muovono con discrezione una serie d’incastri timbrici e trovate melodiche che vanno dalle introduzioni di pianoforte agli archi, da un semplice fischiettio alle aperture strumentali importanti.
I brani hanno un mood autunnale e si susseguono con lentezza; Stith travalica la song-form e dà vita a una specie di mini-suite dove trovano spazio le collaborazioni di Shara Worden (con la quale aveva lavorato in Bring Me The Workhorse), Sufjan Stevens e il quartetto d’archi Osso. Sembra di ascoltare la colonna sonora di un film girato in un bosco, tra rumori sinistri che si odono in lontananza, colpi di scena e racconti rassicuranti.
Curtain Speech, come una donna fascinosa, lascia dietro di sé una scia profumata, di quelle gratificanti che ti rimangono in mente senza nausearti e ti fanno venir voglia che avvenga presto un altro incontro, una nuova opportunità per apprezzarne la bellezza da vicino.
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