Selfishadows
Step On
(Factum est)
elettronica, wave
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Step on è l’album d’esordio di Selfishadows, nome che Daniele Giustra ha voluto dare al suo progetto solista.
Il progetto è davvero ambizioso e inaugura la neonata etichetta Factum Est, che sulle orme della casa madre Jestrai si propone di promuovere musica non commerciale con una produzione limitata di copie.
Decisamente non commerciale è infatti Step On in cui il poliedrico artista calabrese mescola sintetizzatori, batterie elettroniche e voce per un risultato di nove tracce in cui staticità e ripetizione di ritmi cadenzati hanno la meglio sull’impatto dell’ascoltatore, indipendentemente da se l’elettronica piaccia o meno.
Il cantato secco e minimale (con un timbro che rimanda vagamente a David Sylvian) dà un po’ di calore e di diverse sfumature all’altrimenti fredda e cupa atmosfera che scaturisce da un pop che si può definire sintetico.
L’impressione che ne deriva è quella di un lavoro finto, che se dalle prime tracce come nel caso di You know e Step on conquista scarsi consensi a favore di un ritmo che tende allo psichedelico, perde ogni entusiasmo con il susseguirsi delle tracce. I testi probabilmente vogliono rispecchiare il tormento interiore dell’artista che si evince dalle sensazioni che suscita il particolare accostamento dei suoni e degli effetti.
Album particolare dunque, che può piacere se si cerca un’atmosfera lenta e senza troppe pretese.
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