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Moby: Innocents

Moby in una recente intervista ha dichiarato: “Non vendere tante copie mi ha come ridato una forma di purezza: sto facendo della musica onesta, dal profondo del mio cuore, e spero che alla gente vada di ascoltarla.”

Moby

Innocents

(Cd, Little Idiot/Mute)

ambient, elettronica

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“Un disco pieno di collaborazioni strane. C’è Wayne Coyne dei Flaming Lips, e Mark Lanegan, e Cold Specks, che è nata in Somalia ma è cresciuta a Toronto, ossessionata da Nick Cave. Volevo fare un disco diverso dai miei precedenti, così ho iniziato a pensare non solo a chi aveva un gran voce, ma anche una voce… idiosincratica”.

In questa dichiarazione di Moby possiamo dire che è racchiuso il “succo” di Innocents che arriva a due anni di distanza da Destroyed. Messa da parte la sua tendenza più “dance”, il compositore newyorkese ha puntato tutto su un album più introspettivo, tendente all’ambient, che si basa e si esalta soprattutto sulle collaborazioni quanto mai azzeccate. Mark Lanegan, Wayne Coyne dei Flaming Lips , Damien Jurado, Cold Specks e Skylar Grey mettono le loro voci a servizio del Moby compositore, uno dei migliori nel suo genere, ottenendo come risultato un album che ti rapisce la mente fin dal primo ascolto e facendoti dimenticare di tutto ciò che ti circonda. Per l’occasione Moby ha chiamato un co-produttore a farsi dare una mano, Mark “Spike” Stent che ha prodotto tra gli altri anche i Massive Attack, che in una o due tracce sembrano riemergere.

Come detto il pezzo forte di quest’album sono le collaborazioni e proprio Everything that Rises, solo musica con un bel crescendo finale, sembra un po’ la più debole del lotto con quel qualcosa di “già sentito”. Ma poi tra A Case for Shame con i Cold Speak ed Almost Home con Damien Jurado (fenomenale la sua voce) e The Last Day – con Skylar Grey – l’album prende una svolta inaspettata con una perfetta commistione tra voci e musica che ci regalano tre canzoni da ascoltare chiudendo gli occhi.

Crepuscolare Tell Me, sempre con i Cold Speak, mentre Mark Lonegan in The Lonely Night ti ipnotizza fin da subito. The Perfect Life è un allegra canzone gospel – pop cantata da Wayne Coyne, mentre Don’t Love Me cantata da Inyang Bassey svolta sul soul. Completano l’album Going Wrong, l’etnica A Long Time, Saints con qualche rimando ai Massive Attack, e The Dogs che vede la presenza anche del Moby cantante.

Moby in una recente intervista ha dichiarato: “Non vendere tante copie mi ha come ridato una forma di purezza: sto facendo della musica onesta, dal profondo del mio cuore, e spero che alla gente vada di ascoltarla.” Tranquillo Richard, non sappiamo se venderai molte copie di questo disco, ancora la sfera di cristallo non ce l’abbiamo, ma di sicuro la tua musica vale la pena di ascoltarla.

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Matteo Valeri
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