The Absolute End Of The World
Whoami EP
(Ep, Autoproduzione)
post-rock, dream, electronic, ambient
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Quarto Ep a distanza di un anno dal precedente We Don’t Exist per il one man project di Luca Maugeri in arte The Absolute End Of The World.
Il titolo Whoami ha un duplice significato: da wikipedia si scopre che è un comando dei sistemi operativi Unix e Unix-like (il musicista è un informatico, ndr); inoltre dall’inglese Who-am-I significa “chi sono io?”, come a testimoniare che si tratta di un disco dal carattere molto personale e profondo al tempo stesso.
La natura ideale dei paesaggi musicalmente illustrati, accosta questo Ep al precedente, dove sonorità rarefatte vivono a stretto contatto con sporcature elettroniche.
E’ il caso della traccia d’apertura The Eternal Dilemma, dove le tastiere ambient più l’elettronica aliena si intrecciano sia alla chitarra acustica sia a quella elettrica, che accompagnano la melodia senza esplosioni deflagranti per formare invece una melodia serena, quasi ultraterrena.
I suoni si fanno più dilatati in Lulubelle, ma stavolta la chitarra svetta rubando la scena, con sonorità a metà via tra dark e dream, in un crescendo epico e trascendentale.
C’è Sangue Dappertutto sembra un altro acquerello tranquillo, ma poi emerge una certa inquietudine: il disperato finale (con dialoghi registrati dal film drammatico Roma Città Aperta) segna la resa a questo mondo sempre più caotico e ingiusto.
Ne La Ferocia Del Sorriso Idiota tra aperture ariose di synth e chitarre dalle ombre shoegaze si ripete la formula collaudata (vagiti elettronici, cornici ambient, chitarre sognanti di ricamo).
In The Ethernal Dilemma – Part 2 l’iniziale l’arrendevolezza lascia spazio a dubbi, pensieri che alimentano la testa, decisioni da prendere. All’improvviso il torpore delle tastiere e in seguito il leggero crescendo post-rock fanno evolvere la situazione portando consigli e suggerimenti. Alla fine però il pessimismo esce allo scoperto: il dilemma sarà eterno, senza via d’uscita.
Più sfumato nei suoni del precedente Ep, grazie anche al maggior uso di chitarre e synth, Whoami risulta godibile all’ascolto. Ricordando che Luca Maugeri suona da solo tutti gli strumenti, il musicista dimostra con questo buon lavoro come sia possibile realizzare buona musica senza nessun aiuto.
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