Babyshambles
Sequel To The Prequel
(Cd, Parlophone)
indie rock, dub
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http://www.youtube.com/watch?v=PqVZlR48v2U
E’ un anno ricco questo per gli amanti dell’indie rock. Con i ritorni proprio in questi giorni di Franz Ferdinand, Arctic Monkeys e White Lies, ecco arrivare anche Sequel To The Prequel, terzo album dei Babyshambles.
Già in heavy rotation in molte radio, il primo estratto Nothing Comes To Nothing, un brano molto orecchiabile di chiaro stampo “Dohertyano”, si trova in buona compagnia in un album con tanti probabili singoli.
Già la traccia d’apertura Fireman, degna dei migliori Libertines, apre le danze con un ritmo serrato ed il caro Pete che appare in ottima forma.
Non sono da meno New Pair e Farmer’s Daughter, perfettamente nostalgica, pronta per l’autunno ormai alle porte.
Con Fall From Grace e Maybeline si resta in perfetto standard Babyshambles, più blues invece è l’omonima all’album Sequel To The Prequel.
Dr. No è uno dei pezzi che ho preferito, assieme a Cuckoo (prima traccia del bonus disc nella versione deluxe). Due tracce piene di sonorità ska-dub che ricordano molto le atmosfere di Ghost Town degli Specials. In Uk potrebbero diventare un must.
Se Penguins fa calare il tono dell’album, la bucolica Picture Me In A Hospital richiama i primi lavori dei Belle & Sebastian e rialza il tiro. Con l’energia di Seven Shades Or Nothing e la magia di Minefield, si chiude ufficialmente l’album. Fra i 4 brani del bonus disc, oltre quello già citato è degna di nota la folk ballad After Hours.
Un ritorno in grande stile per i Babyshambles di un grande della musica britannica, troppe volte giudicato più per il suo stile di vita che per la sua musica. Grazie Pete !
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