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The Spezials: Crazy Gravity

Crazy Gravity dei The Spezials è un album divertente, veloce ed orecchiabile. Scorre veloce e lineare, le idee sembrano venire fuori di getto, semplici ed immediate, tra echi post-punk e contaminazioni alternative

The Spezials

Crazy gravity

(CD, Musicraiser)

indie, post punk

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[youtube id=”sw8MjomwGGQ” width=”620″ height=”360″]

Il trio italiano The Spezials, attivo dal 2009, arriva ora a Crazy Gravity, album che ricorda in alcuni pezzi sonorità vicine agli Arctic Monkeys, mentre complessivamente ci fanno sentire uno stile che spazia dall’indie al post-punk, con lievi influenze alternative: dieci track scarne e immediate, di rapida fruibilità ma forse di non altrettanto longevità.

Si inizia con Crazy Gravity, il pezzo che dà il nome all’album, e ci si trova di fronte immediatamente ad una delle track più valide del lavoro grazie a delle melodie ben strutturate ed ad un ritornello valido ed efficace.

Segue On a nest, pezzo dove la parte ritmica è più accentuata  e dove lo stile ricorda molto l’ultimo Serj Tankian con, naturalmente, evidenti differenza vocali. Bass and drum, con la collaborazione di Alessandro Tuvo che ha prodotto l’album, è un pezzo strumentale che anche mettendo in mostra parti ben suonate a volte appare ripetitivo.

In Morning dead l’album sembra riaccendersi: buone le parti ritmiche e vocali che precedono un ritornello incisivo e potente, lasciando in rilevo intuizioni degne di nota. Un accostamento ben riuscito. Con Normal infine, si avvertono chiaramente le influenze dance-rock della band, con un pezzo centrale che con il suo parlato che non dispiace e che ci accompagna alla fine del lavoro.

In conclusione un album veloce e scarno, Crazy gravity dei The Spezials, che ha come punti di forza l’immediatezza e la spensieratezza coniugata ad alcuni spunti degni di nota; d’altro canto però a volte la vena artistica appare limitata e le melodie appena un po’ scontate, quasi a divertire più chi le suona che chi le ascolta.

 

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Gaetano Turchetta
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