Underfloor
Quattro
(CD, Suburban Sky Records)
alternative rock
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Da Firenze arrivano gli Underfloor, band che ha dato alla sua musica una forte connotazione strumentale, più vicina al classico rock italiano, sporcato di strumenti classici e contaminazioni, che al prog vero e proprio.
Quello che fu un trio è diventato un quartetto, con l’apporto della viola, in alcuni casi processata, che arricchisce e caratterizza le trame sonore.
Il titolo dell’album è riferito alla cronologia delle edizioni della band: Quattro, perché siamo di fronte al 4° LP.
Un consumo da digital food potrebbe far perdere molto della pasta di una musica, che è stata volutamente registrata su analogico. Gli intrecci degli strumenti, protratti in jam apparentemente spontanee come in Indian Song, fanno pensare a live appassionati e coinvolti.
La voce è esclusivamente funzionale al sogno che si dipana lungo le dieci tracce, con testi onirici, tutti in italiano, non riferibili a storie vere e proprie.
Aggiungiamo il dettaglio della cover, opera originale dell’artista Gianfranco Chiavacci. Questa è una scelta strumentale alla rivalutazione del supporto musicale, da considerarsi un oggetto affatto superfluo.
La musica degli Underfloor ha una trama ricca, che richiede un ascolto attento.
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