The Doormen
Black Clouds
(CD, The Orchard)
new wave, indie rock
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The Doormen possono essere un classico esempio di come noi italiani non abbiamo nulla da invidiare ai gruppi indie-rock d’oltreoceano. Il gruppo, italianissimo non fatevi ingannare dal nome, torna a distanza di due anni dall’album d’esordio con il nuovo lavoro intitolato Black Clouds.
Anche in quest’album dimostrano come troppo spesso l’Italia sia abbastanza miope di fronte a questo genere di musica: l’indie-rock coltiva un sottobosco di numerose band nel nostro territorio che purtroppo vengono il più delle volte ignorate a favore della musica nazional-popolare, niente contro la musica nazional-popolare ci mancherebbe, o semmai si preferiscono i più quotati gruppi stranieri. Niente di più sbagliato. Ve ne accorgerete dopo l’ascolto di questo cd.
Si inizia con la godibile Bright Blue Star caratterizzata da un inizio ‘soft’ prima di esplodere in un vero e proprio pezzo rock tutto chitarre e batteria.
My Wrong World, il nuovo singolo, pesca un po’ nel repertorio della new wave anni ’80 ed anche la voce del frontman Vins, un mix tra quella di Paul Banks e Jim Kerr, ti fa sembrare di essere in un pezzo dei Simple Minds.
Pirotecnica Father’s Feelings un’esplosione di percussioni e chitarre, forse la migliore del lotto ed anche la più orecchiabile.
I’m In The Sunset vede per protagonista la batteria che si erge ad assoluta protagonista con sempre un pizzico di New Wave anni ’80.
We Are The Doormen è la più dura delle track.
Staring At The Celing segue un po’ lo schema di I’m In The Sunset mentre più romantica con la presenza degli archi Her Power.
Silent Suicide è molto scattante mentre in Strange Life tenetevi pronti al ritmo incalzante di chitarre e batteria.
Chiude la cupa Snowy Day.
The Doormen magari non brilleranno per originalità tuttavia nella loro musica, a cavallo tra la New Wave vecchio stampo e l’indie rock di nuova generazione, vi è la dimostrazione lampante di come anche le band italiane riescano a cimentarsi con questo genere ottenendo dei validissimi risultati. L’auspicio è che sempre più gruppi seguano la via dell’indie-rock e che riescano ad avere la visibilità che meritano.
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