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Depeche Mode: Delta Machine

I Depeche Mode arrivano in questo marzo 2013 pieno di nuove uscite con quello che sarà uno degli album migliori dell'anno. Delta Machine è assolutamente imperdibile

Depeche Mode

Delta Machine

(Cd, Columbia)

synthpop, wave

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depeche-mode-delta-machine-recensioneNella conferenza stampa di presentazione del tour 2013, datata 23 ottobre 2012 i Depeche Mode apparsi in forma smagliante affermarono che il nuovo album avrebbe contenuto 3 o 4 canzoni fra le più belle che avessero mai scritto. Affermazione che non suscitò più di tanto scalpore in quanto nessuna band direbbe che sta per uscire con un album che, paragonato a quelli del passato, non è un granchè. Invece la loro affermazione corrispondeva a verità. Sonorità all’avanguardia e richiami a Violator e Music For The Masses fanno di questo Delta Machine, un lavoro imperdibile per ogni appassionato di musica.

Se il primo estratto Heaven è una ballad elettronica che non fa gridare al miracolo e seppure d’alta qualità, appare piuttosto standardizzata, già dalle prime note di Welcome To My World, traccia d’apertura di questo album, si resta affascinati dalla positività che emana questo nuovo lavoro di Gahan e soci.

In Angel è immediatamente riconoscibile il tocco di Flood, già al lavoro con i Depeche Mode all’epoca di Violator, anche se i suoni sono forse più vicini ai Nine Inch Nails di Pretty Hate Machine.

Secret To The End è uno dei tre brani dell’album scritti da Dave Gahan e Kurt Uenala invece che da Martin Gore: ritmo che incalza sempre più man mano che il brano va avanti e sonorità ipnotiche lo renderanno sicuramente uno dei must di questo lavoro.

E’ un sound minimale piuttosto acidulo quello di My Little Universe, che lascia poi spazio alla ballad Slow, un altro di quei pezzi che faranno furore, grazie anche al giro di chitarra che non si stacca più dal cervello.

Arrivati al giro di boa troviamo Broken, un classico alla Depeche Mode che evidenzia ancor di più la corposità dei suoni di questo Delta Machine.

Emozioni a non finire in The Child Inside con Gore alla voce e scarne sonorità ambientali che potrebbero farla diventare la nuova Home.

Dopo cotanta quiete Soft Touch/Raw Nerve irrompe violentemente con battiti nervosi ripetitivi che alzano il livello di tensione; con un adatto remix potrebbe diventare facilmente un dancefloor killer.

L’incedere magnetico di Should Be Higher e le divagazioni cosmiche di Alone confermano che quest’album non sbaglia un colpo ed il secondo estratto Soothe My Soul è la ciliegina sulla torta. Mi viene da azzardare che diverrà una nuova Personal Jesus.

Chiude con un giro blues ripetitivo Goodbye, titolo che spero non sia profetico. C’è bisogno di musica di questo livello, c’è bisogno di questi immensi Depeche Mode.

L’appuntamento con Delta Machine dei Depeche Mode è per l’Italia il 26 marzo nei negozi, oppure gil il 23 e il 24 marzo negli stand di PrimaverAudio, mentre The Delta Machine Tour toccherà lo stivale il 18 luglio a Milano allo Stadio Meazza e il 20 luglio a Roma all’Olimpico.

 

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Fabio Busi
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