Due serate dedicate al post punk, periodo di grandi sperimentazioni estetiche e formali che, subito dopo un’ondata d’iconoclastia e nichilismo punk, ha significato lungimiranza.
Sul palco si esibiscono alcuni dei fondamentali esponenti del bigio baricentro del post punk inglese, accompagnati da bands emergenti della scena italiana ed internazionale.
Due serate post punk nella caratteristica nebbia autunnale di Milano.
LE BAND
THE FALL
La Chute è il celebre romanzo di A. Camus da cui la band ha tratto il suo nome. All’inizio i Fall sembravano quasi più un circolo di poeti che un gruppo rock, data l’abitudine di leggersi i propri versi l’un l’altro e la loro smodata passione per la letteratura, anche se non si sono mai riconosciuti nel termine “intellettuale”. Essi incarnavano piuttosto il tipo del proletario che si era formato da solo nello squallore di una realtà industriale, dove in fondo i giovani famelici di esperienze si aggrappavano a qualunque stimolo o scintilla capitasse loro tra le mani, perché lì “prima del punk non succedeva nulla”.
Nei primi anni ’80 i Fall si stagliano come una delle formazioni più originali, contendendosi il titolo di primo gruppo post punk di Manchester coi Joy Division.
“I loro pezzi sono terre desolate sonore senza temi, messaggi né politica. Vive evocazioni del grossolano e del grottesco nella vita proletaria del nord”, così afferma B. Hoskyns su NME, rendendo perfettamente quell’innesto di sensibilità musicali e poetiche nella piatta vita industriale del tempo. Le parole di Marc E. Smith sono ermetiche e astratte, i suoi pezzi un criptico stream of consciousness. La forza e la stravaganza della personalità di Smith hanno accompagnato i Fall in trent’anni di attività, nelle varie trasformazioni e negli innumerevoli cambiamenti di line up. Un corpus di opere come quello dei Fall è come un torrente in piena, la cui mutevole identità continua a produrre sempre nuove e brillanti formule. Per questo John Peel li definì sempre diversi, sono sempre gli stessi.
RED LORRY YELLOW LORRY
I Lorries si formano a Leeds nel 1981. La band all’inizio è composta da Chris Reed chitarrista /compositore e dal cantante Mark Sweeney, insieme al bassista Steve Smith e il batterista Mick Brown (che più tardi passa ai Mission). Quando Sweeney lascia la band alla fine del 1981, Reed prende il suo posto alla voce, e Martin Fagan diventa il secondo chitarrista. Il sound del gruppo, fatto d’intorpiditi rumorii di chitarra, una batteria pulsante, e cupe cadenze vocali, valse l’accostamento da parte dei giornalisti pop alla scena gothic rock che si stava sviluppando proprio in quel periodo, anche se la band stessa preferiva essere avvicinata ai Wire.
Nel 1982, il manager dei Lorries, Dave Hall, procura all’etichetta indipendente Red Rhino un demo gruppo. Colpito dalla qualità dei pezzi, il capo della Red Rhino “Tony K” scrittura la band, pubblicando subito Beating My Head, tratto dal demo, come singolo di debutto della band. Il pezzo ha un notevole risalto sull’influente classifica di New Musical Express (NME). Fagan e Smith presto lasciano la band, e sono sostituiti rispettivamente da Dave Wolfenden e da Paul Southern. Nei frequenti cambi di line up, Wolfenden diventa un punto fermo del gruppo e partner per la stesura dei testi di Reed nel periodo più produttivo della band.
THE NAMES
Band post punk di culto in Belgio e non solo, i the Names si formano nel 1978 a Bruxelles. Si legano all’etichetta inglese Factory Records ad un concerto dei Joy Division al Plan K di Bruxelles. Registrano Nightshift a Manchester nel 1980 col produttore Martin Hannett. Il singolo è rappresentativo di tutto il loro sound: cupo, sulle orme dei Joy Division / primi New Order, Magazine, Comsat Angels. Per i Names inizia una lunga e feconda collaborazione con Martin Hannett, che era anche il produttore dei Joy Division, con cui pubblicano “Swimming” e anche molti altri singoli, tra cui il classico “Calcutta.” Il loro singolo The Astronaut, del 1982, è anche l’ultimo dato che nello stesso anno la band si scioglie. Nel 1995 il trio originale che vede Michel Smordynia alla voce/basso, Marc Deprez alla chitarra e Christophe Den Tandt alle tastiere, si riunisce per un progetto Jazz. Recentemente hanno pubblicato un DVD live, Nighshift, e completato un nuovo CD intitolato Monsters Next Door. La loro attesissima reunion è stata organizzata alla fine del 2007 al Bruxelles PLAN K Refinery per una Factory Night, e con lo stesso entusiasmo oggi li aspettiamo a Milano.
SECTION 25
Nativi di Blackpool, i Section 25 rientrano nella pleiade dei gruppi post-punk figli della malinconica periferia industriale inglese. Sulle orme dei Joy Division, registrano quattro album per la Factory Records tra il 1980 e il 1986. Il primo di questi, Always Now, combina un post-punk amaro con un pizzico di psychedelia, ed è prodotto da Martin ‘Zero’ Hannett. Il terzo, From The Hip del 1984, sponsorizzato da Bernard Sumner dei New Order, esplora techno ed elettronica, e contiene la gettonatissima hit Looking From A Hilltop.
Dopo essersi sciolti alla fine del 1980, I Section 25 si sono riuniti occasionalmente, esibendosi in una serie di energici live in Europa, molti dei quali hanno visto come special guest Peter Hook. Nel 2007 hanno pubblicato un nuovo album Part-Primitiv, nel 2008 un best-of Dirty Disco, e un nuovo album da studio nel giugno 2009 Nature + Degree.
ChameleonsVox
The Chameleons, formatisi a Middleton (Manchester) nel 1981, rappresentano una delle esperienze più significative della scena post punk inglese.
Hanno incarnato lo spirito decadente del loro tempo influenzando consecutive generazioni di musicisti dreampop, shoegaze e l’ondata new wave revival degli ultimi anni.
Si fecero subito apprezzare per le loro melodie fiabesche ed atmosfere oniriche.
Nel 1986 si separano,intraprendendo carriere soliste diverse.
Ritornano, attesissimi, con il nome ChameleonsVox e con una formazione capitanata dai veterani Mark Burgess alla voce e al basso e John Lever alla batteria.
Frustration
Dalla Francia, ancora postpunk. A cavallo dell’onda ‘revival anni ’80’ che oggi è molto in voga nei vari ambienti underground, i Frustration stuzzicano l’attenzione con un MCD che è una vera e propria esplosione di vecchi suoni. Potrebbero sembrare dei giovanissimi Joy Division, oppure dei novelli Wire, dei nuovi Fall o dei piccoli Devo, sta di fatto che reinterpretano le esperienze del passato (peraltro con un raffinato accento francese) con una sfumatura punk, cosa che a questo genere conferisce nuova grinta. Tra le cover, troviamo anche Holocaust dei Crisis !
S.C.U.M.
Largo anche ai giovani, gli S.C.U.M., una delle bands più interessanti della nuova ondata inglese.
BATS OVER MILAN FESTIVAL III
Post punk festival
Venerdì 23 – Sabato 24 Ottobre 2009
MusicDrome
Via Paravia 59
Milano
Venerdì 23
Red Lorry Yellow Lorry
The Names
ChameleonsVox
Plus Special Guest
Sabato 24
The Fall
Section 25
Frustration
S.C.U.M.
Plus Special Guests…
A seguire afterparty e djset
Post Punk Market: vinili, abbigliamento, DIY art
Prevendite aperte!!!
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Abbonamento alle 2 giornate
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Alla porta
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