Pierpaolo Lauriola
Polvere
(Cd, Autoproduzione)
canzone d’autore
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E’ il tempo il tema di Polvere, album di Pierpaolo Lauriola, milanese di adozione ma nativo di Manfredonia, in pista da venti anni con alcune formazioni, che tra tanto girovagare, progetti, esibizioni live e così tanta musica nella sua vita, ha voluto presentarsi finalmente da solista pur mantenendo la sua attività musicale con i Pliskin.
E’ un disco doppio, anche se non esiste più il lato A e il lato B come le musicassette di una volta: le otto canzoni di Polvere sono immortalate prima in chiave acustica, dove prevale la voce dell’artista, due chitarre e un pelo di spazzole sulle pelli di Santì Giannetto per sostenere la parte ritmica dei componimenti. La seconda versione prevede le stesse canzoni rivestite da arrangiamenti sonori elaborati nello studio casalingo di Pierpaolo, offrendoci un punto di vista sonoro differente ma non meno intenso.
Brani cantautorali che sono stati concepiti negli anni e che ora vengono rivisti e corretti dal compositore, mostrandoci il suo animo nostalgico come descritto ne La Carne del Tempo, in cui fa i conti con il proprio passato (“abbiamo rincorso le nostre lacrime inseguiti dal tempo che passa e mossi dall’ardore abbiamo bevuto fino a che l’alba non ci ha visti di nuovo ridere”) e concedendo un’occhiata al suo lato romantico, confortato quando una presenza colora la vita di ognuno in Ci Consumeremo In Un Abbraccio (“La mia tristezza è piacevolmente sorpresa dalla tua presenza questa sera“).
C’è spazio per una poesia dell’amico Giuseppe Lavermicocca che Pierpaolo mette in musica, descrivendo come l’amore venga coltivato come Una Rosa Divenuta Tenera Passione. Tra gli otto brani troviamo maggiore enfasi ne L’Alternativa, sembra il più riuscito sia nella versione acustica che in quella “demo”. Un altro brano evocativo è Noi Qui, Di Nuovo, che pare convincere di più nella versione acustica.
Lauriola è un cantautore che con quest’opera canta le cose che molti trentenni avvertono al giro di boa, quello dove finisce la giovinezza e inizia il futuro da costruire su basi solide, gettando uno sguardo su una vita che sta passando e le poche certezze che mantengono la voglia di andare avanti. Sono pochi i fortunati come Pierpaolo che riescono a valorizzare le piccole cose come canta in Io Brindo e soprattutto in Sogni e Segni, dove “la città è deserta al ritorno dalle vacanze estive, ed è bruciata come la pellicola di un vecchio film. Mi guardo intorno e vedo uno scenario tremolante, ma per fortuna riesco a vedere anche tante cose affascinanti”.
Sito web: www.pierpaololauriola.it
e anche: http://pierpaololauriola.bandcamp.com/album/polvere-2012
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