Bush
Roma, Circolo degli Artisti, 4 settembre 2012
live report
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A dieci anni esatti dalla loro scomparsa dal mercato discografico, esattamente nel settembre del 2011, ritornano i Bush con un album nuovo di zecca, The Sea of Memories, a dirla tutta davvero niente male. E un anno dopo l’uscita del disco eccoli di nuovo in tour.
Il Circolo degli Artisti è sold out e in tanti rimarranno fuori a bocca asciutta, mentre i “fortunati” che sono riusciti ad entrare, al prezzo del biglietto del concerto hanno guadagnato anche la sauna, garantita dalla temperatura più che equatoriale che ha raggiunto il club romano.
Sgombriamo il campo da ogni equivoco e diciamolo subito: i Bush hanno fatto un concertone. Saccheggiando i primi due dischi della loro carriera, ovviamente suonando estratti dalla loro ultima fatica, incendiano subito la platea con un serie di assi da far scuotere anche il più pigro degli astanti. Non che il pubblico romano non fosse già caricato a molla, ci mancherebbe.
Gavin Rossdale ha riprese in mano le redini dei suoi Bush dopo una poco fortunata carriera solista, conservando della formazione originale il solo batterista Robin Goodridge e ricorrendo a due nuovi musicisti per chitarra e basso, rispettivamente ora nelle mani di Chris Traynor e Corey Britz.
Rossdale, 47 anni a ottobre, sfoggia una mezza canottiera che lascia scoperto un fisico ultra-palestrato che produce sospiri e mugugni di piacere tra tutte le ragazze presenti (e anche tra qualche ragazzo), si sforza di parlare italiano e dove non ce la fa attacca con lo spagnolo, salvo poi riparare nel più tranquillizzante inglese. Ringrazia ripetutamente, in particolar modo perché si rende conto che la platea è un inferno di calore, si scusa per una stecca, chiede (e ottiene) dal bancone del bar delle birre, indica tutto il pubblico presente come “amici”.
Prima del finale, approfitta della bella atmosfera creatasi (di festa sana, senza intemperanze o enfatizzate esaltazioni), per scendere il mezzo al pubblico e continuare ad esibirsi passeggiando sul bancone del bar (come abbiamo documentato nel video che vedete in questa stessa pagina, ripreso per noi da Pier Luigi Spampinato).
I Bush del 2012 non hanno più la sindrome della band post-Nirvana ad ogni costo e si godono le capacità di Rossdale come frontman, ma soprattutto un talento compositivo che – seppure ha sempre fatto torcere il naso ai duri e puri del suono di Seattle anni ’90 (anche se i Bush sono inglesi) – lontano dal tubo catodico di MTV e dai giornali scandalistici (il matrimonio con la cantante dei No Doubt è ancora solidissimo), lascia allo scoperto solo una eccezionale vena melodica, un robusto sound e musicisti di tutto rispetto, che non temono nel finale di confrontarsi con Pink Floyd e Beatles. Davvero bravi, davvero una splendida serata.
Scaletta / tracklist Bush @ Circolo degli Artisti, Roma, 4 settembre 2012
Machinehead
All My Life
Chemicals
Sound Of Winter
Zen
Swallowed
Heart Of The Matter
Prize Fighter
Stand Up
Greedy Fly
Alien
Afterlife
Little Things
Breathe (Pink Floyd cover)
Come Together (Beatles cover)
Glycerine
Comedown
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