Alberto Donatelli
Arcobaleno Provvisorio
(Cd, AD Music)
rock melodico
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Partendo da una citazione di Bruno Munari, il cantante e chitarrista romano Alberto Donatelli licenzia il suo quarto album, Arcobaleno di Profilo (per la cronaca, la citazione completa dell’artista scomparso negli anni ’90 è: Ho cercato di comunicare quello che gli altri non vedono: ad esempio un arcobaleno di profilo).
Su Arcobaleno di Profilo non solo Piove Odio, bensì una più completa introspezione dell’animo umano in generale, del “nostro” cantautore in particolare e – soprattutto – una bella riflessione sulle infinite e straordinarie possibilità di comunicare attraverso l’arte.
Le coordinate musicali del Donatelli del 2012 vanno cercate nel sanguigno rock italico, quello di Massimo Piviero e di Ligabue, tanto per capirci, ma da quest’ultimo Alberto attinge un po’ troppo spesso quanto a modo di cantare.
Peccato veniale di album ben scritto, ben suonato e ottimamente arrangiato. Alberto ha una scrittura tanto leggera quanto profonda. Nel senso che con poche parole e senza troppi ermetismi, ma magari con qualche sfiziosa capriola linguistica (Siccome Sei, uno dei brani più riusciti dell’album), riesce nel miracolo di Comunicare. Tanto. Bene. Dritto al cuore.
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