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Howlin’ Rain: The Russian Wilds

Gli Howlin’ Rain con The Russian Wilds ripropongono il meglio del sound rock della west coast anni ’70. La band di San Francisco incrocia blues, soul e south rock con la summer of love era

Howlin’ Rain

The Russian Wilds

(Cd, Agitated/American Recordings)

rock

[starreview tpl=16]
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Howlin’ Rain- The Russian WildsGli Howlin’ Rain, nati nel 2004 per mano di Ethan Miller (già leader della band psych-rock Comet On Fire) sotto l’ala protettrice di Rick Rubin, con il loro terzo lavoro, The Russian Wilds, ripropongono il meglio del sound rock della west coast anni ’70, una scena multiforme e ricca dei più svariati esiti interpretativi.

La band di San Francisco, città di per se controculturale, rock e psichedelica, riprende e rielabora la lezione di Jefferson Airplane, Creedence Clearwater, Crosby Stills Nash e Lynyrd Skynyrd, giungendo a un corposo meltin’ pot che incrocia blues, soul e south rock con la summer of love era.

Di per sé Miller e compagni (Raj Ojha alla batteria, Cyrus Comiskey al basso, Joel Robinow tastiere e chitarre, Isaiah Mitchell chitarre, voci) non inventano certo niente di nuovo, ma al contempo mostrano una considerevole maestria nell’occuparsi di un insieme di riferimenti stilistici, culturali e anche sociali di non banale coordinazione.

Risulta quindi assai facile e piacevole calarsi nelle tiepide trame ritmiche dell’opener Self Made Man, accompagnati dall’alto tasso melodico di Can’t Satisfy Me Now e Strange Thunder, per finire con le derive acide/psichedeliche di brani quali Walking Through Stone.

La performance strumentale del gruppo di Frisco è senz’altro valida e raffinata, presentando una buona varietà in sede di arrangiamento, ma contemporaneamente anche una certa tendenza alla prolissità.

Il taglio piacevolmente retrò della proposta firmata Howlin’ Rain ha una chiara funzionalità revivalistica, che se da un lato illumina le capacità della band di interpretare alla grande un glorioso passato, dall’altra richiama inevitabilmente all’attenzione quegli artisti che di quello stesso passato hanno rappresentato gli originali autori, palesando una gerarchia quantomeno temporale abbastanza indicativa sullo stato attuale della scena rock.

Fatte salve queste premesse e condizioni, gli Howlin’ Rain saranno ben lieti di accompagnarvi in un gradevole e avvincente viaggio lungo l’assolata west coast, ripercorrendo tutte le tappe fondamentali e pietre miliari del sound rock delle decadi passate.


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