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Karenina: Il Futuro che Ricordavo

L'album d'esordio di una band lombarda che, se mantiene questi standard, farà molta strada

Karenina

Il Futuro che Ricordavo

(Cd, My place records- Venus)

indie rock

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kareninaIl futuro che ricordavo, album d’esordio dei Karenina, è un disco molto buono, fatto da ragazzi lombardi che hanno grandi prospettive: Enrico Brugali (batteria), Francesco Bresciani (voce e chitarra), Francesco Zini (basso), Giuseppe Falco (chitarre) e Ottavia Marini (tastiera, piano, synth e cori).

Questo è il loro secondo album insieme anche se prima la loro ragione sociale era Triste Colore Rosa. Secondo me è stato molto azzeccato il cambio di nome. La mutazione del nome è stata ufficializzata nell’Ottobre del 2011 ed hanno anticipato l’uscita del cd con il videoclip Colore.

Questo è un disco che non ha paura di esprimere il pensiero della band, un disco che racconta di un’Italia piena di amarezza e ricca di luoghi comuni a partire dalla prima traccia Chiara Lavora in Politica. I ragazzi mostrano anche molta versatilità perché nonostante sia un album incentrato principalmente su canoni indie-rock, chiaramente influenzato dai Radiohead, non disdegna aperture pop, come Soffiaci sopra o verso suoni “altri”, come in Le Macchine da scrivere.

L’album è molto ben pensato, realizzato e suonato, interessante, sempre piacevole. Ci aspettiamo davvero tanto dal futuro dei Karenina.


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Leonardo Ciccarelli
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