Tim Berne
Snakeoil
(CD, ECM)
contemporary jazz
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Sin dagli anni ’80 definito come una delle icone della scena jazz newyorkese contemporanea, il sassofonista Tim Berne col nuovo Snakeoil mette a frutto le sue recenti collaborazioni in ambito free-funk e realizza un disco di jazz contemporaneo libero da schemi, a tratti difficile, sempre affascinante.
Berne innesta in Snakeoil la summa delle sperimentazioni free jazz care ai club di New York con ritmi antichi, senza mai dimenticare il gusto per la melodia a cui anche i più accaniti fan del jazz non sanno rinunciare. Simple City, in apertura, è il manifesto di quest’album: un piano acustico dolce e aggraziato ben presto lascia spazio a dissonanze, divagazioni, sperimentazioni e digressioni, almeno fino a quando la batteria di Chess Smith non arriva a rimettere ordine nelle apparenti derive compositive (post-bop) del combo.
L’etichetta tedesca ECM è il terreno ideale per Berne, libero di muoversi in ogni direzione senza nessun limite creativo ma pur sempre, per precisa scelta di Berne, questa volta con una scrittura precisa e che lascia pochi spazi all’improvvisazione.
Un jazz da camera, quello di Snakeoil, in cui il sax di Tim Berne è perfettamente al servizio di tutti i musicisti coinvolti in quest’avventura, senza alcuna mania di protagonismo se non quello di rendere la Musica protagonista assoluta delle sei mini-suites che compongono l’album, concepito come una narrazione per sette note, ma anche come valorizzazione delle possibilità espressive degli strumenti (e soprattutto dei musicisti) coinvolti.
Il “già sentito” di questo disco è solo in rimandi colti alla classica, il resto è puro – inedito – jazz metropolitano. Totalizzante, a tratti difficile, ma squisitamente appagante.
Personnel: Tim Berne: alto saxophone; Oscar Noriega: clarinet, bass clarinet; Matt Mitchell: piano; Ches Smith: drums, percussion.
P.S.: manco a dirlo, come (quasi) tutte le incisioni ECM, anche questo disco è destinato a diventare un banco di prova per i più sofisticati impianti hi-fi.
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