Organima
Il Mondo
(Digital Download, Autoproduzione)
pop rock
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Ho sempre pensato alla Svizzera come un paese equilibrato, con paesaggi montani e gente un po’ fredda ma cordiale. Certo, Orson Welles non aveva una gran considerazione dell’animo mite e pacifico degli elvetici, ma le cose possono cambiare col tempo.
Gli Organima sono svizzeri ed Il Mondo è il loro primo album. Forse dovrebbero venire un po’ in Italia, specie al sud, per rinfrancarsi un po’ nello spirito.
Sulla musica degli Organima, composta da Boris Tarpini, non ho niente da dire, mi piace, è cupa, “darkettona” avremmo detto negli anni ’80. Non sono sonorità nuove, è chiaro, ma ciò non toglie che siano piacevoli all’ascolto, nonostante la loro decisa impronta decadente, alla NIN versione calma.
Sui testi ho un po’ di perplessità. Sono estremamente cupi, carichi di disillusione e tormento, di noia e disprezzo. Certo, gli argomenti che danno ispirazione a Marco Forte non sono neanche loro una novità: Orwell, la religione, le droghe, la incomunicabilità e via dicendo. Insomma, ho paura che siano testi che io definisco di “posa”, di atteggiamento, che vanno tanto di moda.
Di tutto il disco, che vi invito comunque a scaricare ed ascoltare, poiché ciò è possibile fare gratuitamente dal loro sito, apprezzo in particolare due canzoni: Questo tu non lo sai e L’uomo che ha deciso di volare, perché sono cantate, ed anche bene, mentre tutto il resto del disco è recitato nello stile Massimo Volume. Le apprezzo anche perché queste, sono certo, sono canzoni sincere. Si sente. Anche 1984 è cantata, ma non mi ha particolarmente colpito.
Questo disco mi fa pensare, ma a Lugano, sorge mai il sole?
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