Peter Murphy
Ninth
(Cd, Nettwerk)
alternative rock, post punk
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Sette anni, ecco quanto è durato il limbo dall’ultimo album marcato Peter Murphy. L’ex cantante dei Bauhaus torna in questo 2011 con un album convincente che lo riporta ai fasti di un tempo, quando da poco aveva smesso di cantare Bela Lugosi’s Dead.
L’album è intitolato semplicemente Ninth ed è infatti la nona opera solista di Murphy, dopo 7 album di inediti e un live.
Si parte carichi con Velocity Bird, brano tirato, molto affine alle produzioni di Murphy dei primi anni 90. Già di seguito arriva la punta di diamante dell’album: See Saw Sway incanta con sonorità new wave/post punk e regala emozioni che tanti gruppi emuli di questo sound non riescono manco ad avvicinare.
Peace To Each continua ad alto livello, aggiungendo un pizzico di chitarre abrasive.
Primo singolo estratto dall’album è I Spit Roses dove le sonorità si affievoliscono e ricordano vagamente le atmosfere dei primi U2.
La ballata Never Fall Out fonde un pizzico di gothic alle melodie di David Bowie. Più attuale come sonorità Memory Go che però non convince pienamente, anche se il ritornello è molto orecchiabile.
Strizza l’occhio all’art rock The Prince Old Lady Shade, un altro dei pezzi forti di questo Ninth; l’alternarsi di ritmi raggiunge un picco emotivo verso la metà del brano , quando con sola voce e tastiere Murphy riesce ad emozionare intensamente, prima di scatenarsi e salire nuovamente di intensità nell’incedere dei suoi quasi 5 minuti.
Poco convincente anche Uneven Brittle, mentre Slowdown torna ad accendere l’entusiasmo.
La cupa e tetra Secret Silk Society porta alla chiusura in grande stile con la stupenda Creme De La Creme.
Per chi c’era e lo seguiva anche con i Bauhaus, per chi l’ha conosciuto in versione solista e per chi lo scopre ora. Bentornato Peter !
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