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Aucan: Black Rainbow

Secondo album di ampio respiro per Aucan, trio bresciano dedito a un interessante electro-rock dal carattere e impostazione molto personali. Black Rainbow raccoglie brani che, proprio come la sua copertina, compongo un complesso collage di diverse sfumature, di colore e stili

Aucan

Black Rainbow

(CD,  La Tempesta)

electro-rock

[starreview tpl=16]
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Aucan- Black RainbowSecondo album di ampio respiro per Aucan, trio bresciano dedito a un interessante electro-rock dal carattere e impostazione molto personali. Black Rainbow raccoglie brani che, proprio come la sua copertina, compongo un complesso collage di diverse sfumature, di colore e stili.

Ferliga, D’Abbraccio e Dassenno propongono un lotto di undici composizioni, nelle quali si possono rintracciare le più varie influenze, suggestioni e derive artistiche, tutte opportunamente rielaborate attraverso il filtro stilistico del progetto Aucan.  Musica dalla natura strutturalmente elettronica, certo, ma aperta a commistioni rock, e soprattutto alle sue moderne derive post, che ha i suoi cardini nelle melodie create dai synth e nel corposo dinamismo ritmico della batteria di Dario Dassenno.

Black Rainbow è essenzialmente un album molto vario ed eterogeneo, nella sua espressività, in grado di descrivere un percorso in cui coesistono il trip-hop di Bristol, anni ’90, vagamente à la Portishead, nell’opener Blurred (con  Angela Kinczly alla voce), il suono witch gotico di Sound Pressure Level, l’atipico dub di Away. Non solo. L’ascoltatore attento coglierà sicuramente anche gli accenni beat reggaeton, hip-hop, nu-rave, industrial e dance, il tutto calato in un contesto permeato da un’atmosfera umbratile, che giustifica il color nero citato nel titolo.

Dopo l’esordio omonimo e il mini Dna, uscito lo scorso anno, gli Aucan confermano positivamente il loro personale modus operandi, ricco tanto di lavoro al synth, quanto di citazioni che illustrano una cultura musicale vasta e varia. Piace, in questo senso. la funzione di collettore che gli Aucan svolgono nei confronti di due decadi di musica elettronica, condensandone vari aspetti, e collegandoli senza soluzione di continuità, quasi la musica fosse un ipertesto.

Un disco, Black Rainbow, che pur senza proporre niente di sostanzialmente innovativo, non mancherà di interessare e piacere al pubblico obliquo che si abbevera alla musica, senza definirne a priori le barriere di genere.


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