Recensione The Crookes: Chasing After Ghosts

The Crookes

Chasing After Ghosts

(CD, Fierce Panda)

brit pop[starreview tpl=16]
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In soli due anni The Crookes hanno conquistato la benevolenza di molta parte del panorama radiofonico inglese, con la benedizione di Steve Lamacq, influente DJ britannico della BBC.

In effetti non potrebbe essere diversamente essendo Chasing After Ghosts una specie di bella raccolta antologica del meglio della musica britannica degli ultimi 25 anni, riletta dai giovani di Sheffield. I brani sono tutti originali ma i classici ci sono tutti, ma proprio tutti ed è inutile che vi faccia l’elenco: pensate ad un gruppo brit pop e lo troverete.

Con molte citazioni, volontarie o meno sia nei testi che nelle tematiche, una fra tutte Carnabetian Charms che rimanda al This Charming Man degli Smiths, così come a Charmless Man dei Blur.

Attenzione, non è un difetto, perché la loro elaborazione del genere è assolutamente piacevole. Nessuno griderà al miracolo. Non ce n’è sempre bisogno. Youth ha al suo interno una vena più gotica, più a la Cure. Bloodshot Days, segue la traccia degli Housemartins, e così via.

Se non siete appassionati del genere brit pop, non è un disco per voi. Se siete dei puristi del genere, e amate solo gli originali, non è un disco per voi. Se vi piace ascoltare canzoni che vi ricordano i bei tempi passati e vi piace sentire qualcosa di nuovo con, più o meno, lo stesso spirito dell’epoca, è un disco per voi.

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