Cosmic Gate
Back 2 The Future – The Classics 1999-2003: Remixed
(2Cd, Black Hole Recordings)
electro, house, techno
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I teutonici Dj Bossi e Nic Chagall, in arte Cosmic Gate, pubblicano un album di remix da ascoltare tutto non-stop, affidando i loro brani più celebri all’estro di molti colleghi.
Dopo più di dieci anni trascorsi insieme il duo, formatesi nel 1999 e diventato celebre per i singoli: The Drums, Exploration Of Space e Fire Wire, solo per citare i più famosi, ha al proprio attivo ben sei album e una miriade di remix.
Nic e Bossi appartengono a quella generazione di musicisti tedeschi post caduta del muro, che sono cresciuti con l’influenza della techno di Detroit, della scena techno tedesca e sotto le influenze acid e hard house provenienti dall’Inghilterra.
Oggi la loro carriera è a pieno ritmo ed ogni loro uscita è attesa in modo febbrile da fans e addetti ai lavori. I Cosmic non hanno mai disatteso le aspettative, nemmeno con Back 2 The Future The Classics 1999/2003: Remixed.
Come loro stessi hanno ammesso, l’idea che sta alla base di questo album di remix era quella di donare nuova linfa vitale ai loro pezzi più famosi, cosa pienamente riuscita.
All’interno di un album che ha il sapore d’altri tempi, si possono incontrare i grandi classici vestiti di abiti inediti, anche non propriamente trance.
In apertura troviamo le rilavorazioni di Nic e Bossi, che riguardano Exploration Of Space e Fire Wire, dove mirabilmente passato e presente convivono, oscillando avanti e indietro, proprio come in un ritorno al futuro.
Tutto il resto è affidato alla creatività di molti loro colleghi, come ad esempio Back To Earth, che assume toni progressive grazie al remix del danese Jochen Miller.
Oppure altri brani intramontabili come The Truth, rivisto da Cold Blue in chiave lo-fi, che meglio si presta a una narrazione, di tutto rispetto ovviamente!
Dà il suo contributo anche l’olandese Rank 1, che ricalibra Fire Wire per il 2011 e che porta avanti il suo visionario lavoro dando una chiara impronta tech.
Ma non è tutto, anche Markus Shultz rivede The Drums, dove i toni oscuri del pezzo originale sono, almeno in parte, smorzati dalle sue scelte; il risultato è buono.
Interessante è “l’Irish-Main Room remix” fatto su Melt To The Ocean da John O’ Callaghan, che dimostra di essere in un grande momento, tagliando e ricucendo senza deviare troppo dal tema originale, il tutto aggiungendo il suo personale tocco.
Ma non c’è solo trance, difatti lo dimostrano il Juify Mofo Remix fatto da Robbie Rivera su The Drums, dove i suoni diventano ipnotici, e i synth sembrano liquefarsi.
L’elenco è quasi sterminato, ma ogni remix contiene qualcosa di inedito, una sorpresa inaspettata, e la cosa è impreziosita da fatto che ci abbiano lavorato sopra una panoplia di artisti, anche differenti tra loro.
Il risultato è un grande affresco che ripercorre più di un decennio di Cosmic Gate, dai toni oscuri del suono techno degli inizi, fino ai suoni digitali del mondo dance attuale.
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