Subsonica
Eden
(Cd, Virgin)
elettronica, electro-pop, dance
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Formatisi a Torino nel 1996, i Subsonica, non hanno certo bisogno di presentazioni. Forti del carisma del leader Samuel e di Boosta, spesso all’opera anche nei club in veste di Dj, nonché della perizia organizzativa e produttiva di Max Casacci, i Subsonica sono passati in breve tempo dai live nei club a quelli nei Palasport.
Dopo 5 album in studio e diversi live, ep e raccolte, tornano in questo 2011 con il loro nuovo lavoro intitolato Eden.
Eden è un concentrato di suoni adrenalici e di svariati generi, dal dubstep al drum’n’bass, dal pop alla techno ambient colta.
Si parte con Eden, brano omonimo dell’album con caratteristiche particolarmente radiofoniche ma interessanti sonorità elettroniche sullo stile degli ultimi Radiohead.
Già con Serpente le cose cambiano: sonorità fortemente dubstep fanno da cornice ad un cantato di Samuel davvero sopra le righe; melodia e refrain non se ne vanno più dalla testa. Decisamente il brano di punta dell’album.
Suoni tipici della terra d’Albione anche per la seguente Il Diluvio; dopo la frase introduttiva a cappella “sei stata l’ondata perfetta per infrangerti contro di me/e adesso che tutto è sommerso, che cosa resta e perché”, esplode un mix travolgente di dub, drum’n’bass e fidget house.
I Subsonica si confermano sempre più all’avanguardia e al passo con l’elettronica di stampo mondiale anche con la seguente Prodotto Interno Lurido, con cassa hardcore e atmosfere stile primi Prodigy.
Con Benzina Ogoshi troviamo reminiscenze new wave che ricordano a tratti gli esordi dei Subsonica intinti di un cantato che ricorda Giovanni Lindo Ferretti e i suoi CCCP.
Fila come un treno anche Sul Sole, brano molto orecchiabile che probabilmente diverrà un anthem cantato all’unisono nei live.
In un album fino a questo punto tiratissimo, si placano i ritmi nella ballata electro Quando.
Con Istrice, secondo estratto da questo Eden, giunge il momento più pop e anche meno azzeccato dell’album, ma con la seguente Tra Gli Dei si ritorna immediatamente sugli standard dell’album. Vibrazioni dub e ritornello d’impatto lo faranno diventare uno dei brani di punta, soprattutto nei live.
Si cambia ancora con la cavalcata elettronica con base anni ’80 per La Funzione, brano che avrebbe potuto figurare benissimo nel repertorio di Alberto Camerini, di cui Boosta, aveva riproposto qualche anno fa Rock’N’Roll Robot.
Si chiude con la techno ambient di L’Angelo e con la travolgente drum’n’bass Subvolley, l’inno prodotto per i Mondiali di pallavolo.
Nel bonus cd, oltre a una versione funk alternative di Tra Gli Dei e la demo version di Boosta di L’Angelo, cantata in inglese, troviamo ben sette differenti versioni di Eden. Fra tutte le più interessanti sono la versione ipnotica dei Pastaboys ed il remix minimale di Alessio Mereu dal sapore fortemente deep.
Questo Eden, conferma la grandissima vena creativa e innovativa dei Subsonica e li proietta già fra i più probabili candidati ad album italiano dell’anno.
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