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GNAC with Alessandra Celletti: The Red Pages

La nuova primavera del minimalismo vede schiudersi i suoi boccioli sulle pagine rosse frutto del connubio tra GNAC e Alessandra Celletti

GNAC with Alessandra Celletti

The Red Pages

(Cd, Vespertine & Son)

classica, minimalista, art rock

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GNAC with Alessandra Celletti- The Red PagesSpesso si ha la percezione che il mondo della musica classica sia distante anni luce e, in quanto tale, che sia avulso dal resto della musica cosiddetta “commercialmente fruibile”: eppure i fatti dimostrano che si tratta di pregiudizi erronei. Perché quella musica che ci appare tanto estranea (ai più, per lo meno) è la stessa di cui riconosciamo il motivo quando magari il nostro orecchio afferra fugacemente qualche nota in una colonna sonora.

Questo per dire che evidentemente si parte col piede sbagliato: noi profani non dovremmo porci in maniera pregiudiziale davanti ad essa. Ce lo dimostra subito The Red Pages, progetto strumentale nato dalla collaborazione tra GNAC, alias l’inglese Mark Tranmer, e la compositrice italiana Alessandra Celletti: il primo polistumentista, ispirato dai lavori di Morricone e di Vini Reilly (Durutti Column), la seconda pianista virtuosista.

Il risultato dell’incontro dei due artisti è un minimalismo dalle tinte tenui e levigate, di matrice non troppo lontana dalla forma canonica di Phillip Glass e dall’impatto immediato di Michael Nyman, entrambi da annoverare tra le influenze di Alessandra Celletti. Strutturalmente l’album si snoda secondo otto temi principali composti da Trainmer, che occasionalmente si inserisce nella trama melodica del piano con l’accompagnamento della Stratocaster; a queste tracce va aggiunto un secondo cd contenente le numerose variazioni ai temi.

Un lavoro, insomma, nel quale si esplicita chiaramente la preparazione di entrambi i musicisti, la loro abilità e versatilità nel saper “scrivere queste pagine” a quattro mani, creando in tal modo una sinergia tra le rispettive inclinazioni e potenzialità: una perfetta sintesi tra contenuto emotivo e struttura formale come solo pochi sono in grado di fare.

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Delia Bevilacqua
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