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Tonino Carotone: Ciao Mortali

Torna la patchancka del cantante spagnolo folgorato da Buscaglione e Carosone. Ciao Mortali convince grazie a canzoni ironiche e vivaci. Con ospiti di lusso: Manu Chao, Gogol Bordello, Bandabardò

Tonino Carotone

Ciao Mortali

(Cd, Bloom, 2008)

patchancka

Tonino Carotone

Me cago en al amor. Probabilmente sarà questa l’espressione, prima che il titolo di un suo album, a cui viene associato Tonino Carotone. Alcuni addirittura identificano quel successo del 2000 come “è un mondo difficile”, dall’incipt dell’hit single. E la maggior parte non si sono neanche accorti che da allora ha continuato a lavorare, fino al 2003, salvo poi prendersi una pausa di 5 anni e tornare ora, sul finire del 2008, con la complicità di personaggi come Manu Chao, Gogol Bordello e Bandabardò.

Antonio de la Cuesta, da Pamplona (Spagna), in arte Tonino Carotone, folgorato in ugual misura da cantanti popolari spagnoli, Celentano, Mina, Buscagione e Carosone (ascoltate la citazione di Frenomotor per capire a pieno le sue radici musicali), dopo una lunga e fruttuosa collaborazione con Manu Chao s’è messo in proprio, raggiungendo in pochi anni il successo e risprofondando nell’oblio, salvo ancora, con questa nuova fatica, riassaggiare il sapore e il piacere delle luci della ribalta.

Ciao Martali è un gran bel disco (a questo punto di questa breve recensione era proprio ora di dirlo), anche se non decolla mai con un vero e proprio singolo in grado da solo di sostenere/trascinare verso nuovo pubblico il resto dell’album.

Poco male, perché il disco va comunque giù che è un piacere.
La mescolanza di suoni popolari, ritmi da festa, umori da ogni parte del mondo, oltre a una sana dose di ironia, insomma tutti gli ingredienti che fanno quella che comunemente viene definita patchancka, anche stavolta funziona benissimo. Senza dimenticare di affrontare il flamenco con lla divertissima La parienta.
Carotone in alcuni episodi cerca l’easy listening, specie nei brani con gli ospiti, ma anche se il tentativo non è pienamente riuscito … rimane un album di 12 pezzi che non annoia mai, diverte spesso, fa pensare ed è sufficientemente vario per farci viaggiare con la mente insieme alla carovana di musicisti ondivaghi di Tonino Carotone. Bentornato!

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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