La crisi c’è. Eccome. Ed è nerissima. Tanto che ha spinto e sta spingendo numerosi promoter a cancellare alcuni affermati festival di richiamo internazionale.
In Italia a farne le spese è l’Heineken Jamin’ Festival. Davvero poco soddisfacenti i risultati economici ottenuti negli ultimi anni. Nel 2008 l’accoppiata Linkin Park + Sex Pistols aveva prodotto un bel buco nella casse del festival e l’anno prima … ci ricordiamo ancora tutti i disastri provocati dalla tromba d’aria. Nonostante l’accordo col Comune di Venezia per dieci anni, la manifestazione quest’anno non si farà. A prescindere dai conti del passato, è proprio il main sponsor a far mancare il suo supporto per questa edizione.
E quanto all’ex Arezzo Wave, ora Italia Wave Love Festival, … mai come quest’anno gli organizzatori sono ancora in alto mare e cosa ne sarà della manifestazione (se, dove, come, quando, con chi) è meravigliosamente incerto. Diversamente da quanto avevamo scritto facendo riferimento ad alcune notizie apparse su siti inglesi, apprendiamo con piacere che Italia Wave Love Festival si svolgerà regolarmente anche quest’anno, nell’ormai consolidata sede livornese, dal 16 al 19 luglio. Se non consideriamo il cambio di denominazione (era Arezzo Wave), la manifestazione toscana è la più longeva d’Italia, subito sopra al festival Nel Nome del Rock, che si svolge a Palestrina (Roma) durante il primo weekend di luglio e di cui ancora non abbiamo nitizie circa l’edizione 2009.
Rimangano tranquilli gli appassionati di ritmi giamaicani: gli organizzatori del Rotototom Sunsplash stanno lavorando a pieno ritmo per organizzare un’edizione di ottimo livello, come sempre.
L’Heineken però continua a sostenere molte manifestazioni europee, come ad esempio il Festival International de Benicassim (FIB), che a oggi ha già venduto 20.000 abbonamenti per la sua edizione del prossimo luglio. I manager della Maraworld (Madrid), gli organizzatori del Fib, stanno facendo shopping a buoni prezzi fra le band mondiali anche approfittando della crisi che sta attraversando il suo maggiore concorrente, la Sinnamon (Barcellona). La società catalana in un colpo solo ha cancellato Summercase, Daydream, Ola, Forward e Weekendance, tutti festival da diverse decine di migliaia di spettatori, decidando di concentrare i suoi sforzi sull’edizione andalusa del dance festival Creamfield. Tra Summercase e Fib lo scorso anno era scoppiata una guerra senza esclusione di colpi, determinata dalla decisione della Sinnamon di programmare la sua manifestazione negli stessi giorni di quella della Maraworld, con i conseguenti giochi al rialzo dei cachet, che hanno fatto la gioia delle band (mezzo milione di euro pagati per i due concerti dei Sex Pistols al Summercase) e la rovina degli organizzatori.
A piangere il morto sono lacrime perse, diceva il vecchio adagio. E poi qui (forse) si parla solo di svenuti, magari non acora definitivamente morti.
Per fortuna il calendario dei festival estivi, almeno in Europa, è molto ricco lo stesso. Qui https://www.rockshock.it/festival/ tutti i dettagli.
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