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Roberto Fiandaca: Amirbar

Confezionato in un digipack di rara eleganza, Amirbar segna l’esordio del giovane autore siciliano classe 1985. Folk, canzone d’autore, leggerezza e ritmo: sono i tratti distintivi di un lavoro immediato e coinvolgente

Roberto Fiandaca

Amirbar

(Ep, 800A Records)

folk

[starreview tpl=16]

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recensione-roberto-fiandaca-amirbarAmirbar… Una parola misteriosa ascoltata nel vento, derivante da un termine arabo che in italiano si traduce più o meno in capitano di mare. Ispirato dalla penna di Àlvaro Mutis, Roberto Fiandaca ci regala un Ep fresco e piacevole come può esserlo una refrigerante doccia d’estate.

Un lavoro d’esordio immediato e coinvolgente in cui chitarre dal passo incessante, incasellate in una cornice prevalentemente di matrice folk, raccontano di un’umanità disorientata alla continua ricerca della propria felicità, tra amori che vanno e, forse, tornano, metaforiche stanze delle torture dalle quali fuggire, ingenui ed innamorati Cuori Di Pesce alle prese con un mondo infido e traditore.

Poco più di un quarto d’ora di musica pervasa da una leggerezza di fondo e da un appassionante ritmo corale, realizzata grazie anche al decisivo apporto di una band di consolidata fedeltà (Federico Gueci al contrabbasso, Federico Mordino alle percussioni, Ivan Cammarata alle chitarre, Teresa Di Lorenzo ai cori), da sempre al fianco del giovane cantautore palermitano nei suoi spettacoli live. Sicuramente un valido biglietto da visita. E se son rose…

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Ivan Masciovecchio
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