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Kyte: Dead Waves

Dead Waves, debuto discografico dei Kyte, crea un immaginario dialogo il musica tra Islanda e Inghilterra, Sigur Ròs e Depeche Mode. Godibile

Kyte

Dead Waves

(Cd, Kids Records)

indie pop, wave

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La linea melodica iniziale ipnotizza immediatamente chi ascolta Dead Waves per la prima volta.

Si apre con l’avvolgente The Smoke Saves Lives, il primo vero debutto discografico dei Kyte, quartetto proveniente dal Leicestershire, che arriva ad un album dopo un mini omonimo e l’ep Two Stars, Two Sparks del 2008.

La prima traccia, dal titolo vagamente ironico, è una dichiarazione di intenti musicali con un’esplicita ispirazione alle vaneggianti sonorità dei Sigur Ròs caratterizzate da lunghi momenti strumentali sinfonici e un delicato cantato che si insinua.

Ma già dalla seconda traccia, il primo singolo Ihnfsa, la prospettiva musicale cambia radicalmente e appaiono infatti sonorità più dark,wave senza perdere l’orecchiabilità della forma canzone.

Piccole varianti su queste sonorità fino alla quarta  Designed For Damage con riferimenti alla musica dei Depeche Mode di ieri o dei White Lies di oggi.

Ma il disco dalla quinta traccia cambia di nuovo, anzi gradualmente torna indietro a quel sapore, che aveva appena accennato inizialmente passando per due pezzi piacevolmente pop Like She Said e Fear From Death e arrivando ad un finale con pezzi di grande qualità come Each Life Critical o Guns And Knives dove trova sempre più spazio la strumentalità trasognante mischiata con elementi elettronici anche nel suono della voce.

Andamento ondeggiante quindi per le sonorità di un disco completo, accurato e affascinante già dalla scelta dei titoli delle canzoni, tutti accattivanti e originali. Suoni diversi e  commistioni di generi di estrema attualità che danno però un aspetto coerente  ai sessanta minuti di durata delle dodici tracce.

Un disco anche leggero e rilassante con semplici melodie piacevoli ad un ascolto anche distratto.

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Sara Lilli
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