Salmo
Death USB
(Cd, Tanta Roba Label)
rap, hip-hop
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Innovativo, con un modo di rappare fluido ed uno stile originale, questo è Salmo, un fenomeno che sta lasciando tutti senza parole nell’ambiente rap.
Dopo qualche mixtape, demo e un primo album nel 2011, The Island Chainsaw Massacre, che aveva fatto crescere curiosità intorno a questo personaggio, arriva il suo ultimo disco dal titolo Death USB, registrato in una sola settimana.
E chissà cosa vuole comunicarci Salmo, visto che le sue basi da discoteca distolgono l’attenzione dai contenuti, tanto che alla fine dell’ascolto non si riesce ad afferrare neanche un concetto degno di nota!
Di fatto assistiamo ad una commistione di generi dubStep, elettro, punk hardcore e altro ancora, che saltano fuori dal pentagramma e mi sembrano più idonei ad un rave party piuttosto che ad un disco rap.
Il livello è innalzato da un flow indiscutibile, che si riesce ad apprezzare solo quando la base si fa più morbida.
Forse questo Salmo piace perché la moda di adesso impone croci e diavoli ed i giovani lottano tra sacro e profano, ma appena saliamo di poco con l’età non credo si possano trovare spunti interessanti in questa tipologia.
La traccia Hellcome – con scratch da applausi – spezza il gusto amaro del disco che arriva fino a pezzi dove il rapper sardo con una voce forte ed un timbro aggressivo sembra soffrire la mancanza di fiato nel diaframma (o è il suo modo di rappare?).
La traccia numero cinque è più carina, ovviamente una produzione del grande Friz da Cat, forse perchè anche Salmo sembra più naturale nel modo di rappare, lontanissimo dallo stile cross-over / metal impresso in molte delle altre canzoni.
Tanto di cappello, il ragazzo ci ha provato e ci è anche riuscito a sfondare, ma lo ha fatto su un pubblico molto giovane, lontano dall’old school, lontanissimo dalla celebrazione delle proprie origini e dai fondamentali del rap.
Oltre alla classica copia fisica, l’album è acquistabile nell’edizione limitata su chiavetta Skull USB che contiene l’album di Salmo, il video del singolo Il pentacolo e il making of della sua nuova maschera. La caratteristica proposta dimostra a suo modo la morte della musica sul vecchio supporto fisico, in un ambiente musicale dove le visualizzazioni Youtube sembrano contare più del vero valore di un artista.
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