Descrivere i 65daysofstatic non è cosa facile, la maggior parte di coloro che ci hanno provato non sono arrivati neanche vagamente vicino a quello che questi ragazzi riescono a fare. Suoni aperti a tutto, una fusione di chitarre tecnicamente impeccabili con il più feroce drum’n’bass, una batteria che potrebbe essere confusa con una drum machine tanto è perfetta e il sound digitale del glitch… la colonna sonora per una nuova dimensione, dove elettronica, rock e dance convivono, creando suoni che sorprendono e soddisfano qualsiasi appassionato di musica nella sua concezione più aperta.
Il debutto discografico della band “stumple.stop.repeat” è andato sold out in pochissimo tempo, 1000 copie stampate da una piccola etichetta DIY di Sheffield, la Dustpunk Records, ha portato alla band una discreta fama, ma è il lavoro seguente “The Fall OF Math” (Monotreme Records), a consacrare la band, che riceve ottimi consensi dalla critica e grande supporto anche dalle stazioni radio, underground ma anche mainstream. A questo seguono “One Time For All Time” e “The Detruction of small Ideas” nel 2007, lavori che riescono a prendere il passato più tradizionale del rock e proiettarlo nel futuro, verso nuove frontiere e limiti da superare, in una spirale di continua evoluzione.
Nell’aprile 2010 è uscito il nuovo lavoro della band We Were Exploding Anyway per l’etichetta inglese in maggiore ascesa negli ultimi anni, la Hassle Records. Con il nuovo album i 65daysofstatic si buttano il passato alle spalle, distruggono il loro post rock e lo reinterpretano in chiave elettronica, senza rimorsi e senza guardarsi mai indietro, come hanno sempre fatto.
Con “We Were Exploding Anyway” i quattro di Sheffield promettono di disintegrare qualsiasi certezza musicale che fino ad oggi avevamo, di capovolgere gli standard del math rock e dell’elettronica che loro avevano aiutato a creare per proporci qualcosa di nuovo, intenso ed emotivamente devastante. Come solo i 65daysofstatic sono in grado di fare.
E se descrivere il sound in continua evoluzione dei 65daysofstatic è così complicato, descriverne in modo concreto i live è praticamente impossibile. Euforici, frenetici, viziosi, travolgenti e melodici, ma la contempo sempre al limite del caos, e probabilmente anche dei decibel legali. Grazie a questo suono così complesso e ostico i 65daysofstatic continuano a conquistare nuovi fans ad ogni loro concerto.
65daysofstatic
14/11/2010 TUNNEL, MILANO
Noi di RockShock siamo stati al concerto di Roma dei 65daysofstatic, lo scorso aprile. Ecco com’è andata: https://www.rockshock.it/65daysofstatic-roma-init-20-aprile-2010-recensione-concerto/
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