Parlare di rock in Italia non è per nulla facile se consideriamo le differenze con quello suonato all’estero, ma nel nostro Paese qualcosa di buono è emerso in questo 2018 ormai alle spalle? Tra ascolti, recensioni e suggerimenti ricevuti dalle persone con cui ho interagito, ecco una lista di 10 album in italiano provvisti di una forte componente rock che non dovrebbero passare inosservati.
Fluxus – Non si sa dove mettersi
16 anni dopo “il disco del maiale” è tornata in punta di piedi una delle band di culto dell’alternative rock degli anni 90 e l’ha fatto con un muro del suono crudo, potente, feroce. Ammorbiditi neanche per il piffero, Franz Goria e soci hanno pubblicato un nuovo lavoro senza tanti proclami e una spicciolata di concerti. Ne esce un altro ritratto doloroso della nostra società, il rapporto con la religione, il lavoro, le istituzioni, raccontati senza risparmiare nessuno. Gli Schiavi Felici è un monolite sonoro che mette in fila le contraddizioni di questo cosmo urbano in preda ai selfie. Non so se li risentiremo presto, tanto di cappello per quello che han prodotto, ne è sempre valsa la pena.
Neodea – Libero Arbitrio
Band milanese curata dal numero uno dei producer nostrani, Pietro Foresti, i Neodea hanno pubblicato un disco in italiano che inneggia alla scelta autonoma pagando le relative conseguenze delle proprie azioni. Sostenitori di un rock indipendente che non si piega alle esigenze di mercato, unendo grunge e metal a liriche di condanna verso l’indegna pedofilia ecclesiale, l’album esplora le misere vite sottomesse a Ratti che le lasciano elemosinare in Solitudini Urbane. A tratti c’è spazio ad un ascolto più leggero, ma quando succede come in Tramonto, lentone emotivo impressionante, c’è da rimanere senza fiato.
Cara Calma – Sulle Punte Per Sembrare Grandi
Per me è la band rivelazione del 2018. D’accordo, li ho etichettati a metà tra Fast Animals and Slow Kids e Ministri, ma non è affatto un’offesa. Tutt’altro, questi ragazzi bresciani hanno fatto un disco d’esordio carico di energia e sentimento, di inviti a non lasciarsi spezzare dagli ostacoli della vita, con chitarre roboanti spesso e volentieri, ma docili dove occorre. E poi scusate, primo disco con la chitarra di Bologna Violenta, il duetto con Ambra Marie, metà de Il Pan del Diavolo che collabora al disco prodotto da Karim Qqru degli Zen Circus… davvero non vorreste concedergli un ascolto?
Casablanca – Pace, Violenza o Costume
Siamo al secondo (bel) lavoro di Max Zanotti dei Deasonika, dedicandosi ad un concept sulle Maschere che le persone si trovano ad indossare per sostenere le faticose relazioni nella propria vita, suonando piacevolmente stoner. Spinto, rock, moderno, se non la conoscete già è una band da tenere in forte considerazione per il futuro. Pezzo da ascoltare assolutamente: Punto di Sutura.
Livida – Io Non Ho Paura
Il disco l’ho ascoltato in anteprima nel 2016, ma loro l’han fatto uscire solo a inizio anno. Questo perché dal loro album d’esordio erano passati più di una decade e han dovuto fare le cose per bene, trovare un’etichetta SERIA e rifinire i suoni senza risultare pesanti. Ne esce un album molto bello e a tratti pop (Caro Steven, Mattanza), ma con un ossatura rock più che soddisfacente. Poi ci sono dei testi toccanti come 21/9 e Io Non Ho Paura capaci di mettere in mostra le doti autorali del singer Devis Tagliaferri, che nel tempo libero suona cover con gente di livello. Disco meritevole.
Giorgio Canali e Rossofuoco – Undici Canzoni di Merda con la Pioggia Dentro
Già dal brano di apertura, Radioattività, Giorgio convince per il suo mood cinico e battagliero, poi brano dopo brano i suoi compagni di trincea, i Rossofuoco, limano un disco schietto e con parecchie chitarre generose che lavorano sui fianchi. Il Ko c’è tutto, si rimane stesi sul tappeto da questo cantautore rock che a 7 anni da Rojo torna prenderci a sberle facendoci solo del bene.
Ascolta Giorgio Canali e Rossofuoco
Bud Spencer Blues Explosion – Vivi Muori Blues Ripeti
Il duo romano, alle prese con un nuovo disco di psicho-blues, questa volta coinvolge anche Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti e Umberto Maria Giardini aka Moltheni. I due artisti hanno prodotto per loro alcuni testi a corollario dei riff saturi che contraddistinguono il sound dei Bud Spencer Blues Explosion. Divertenti, solari, energici, ai soliti Bud manca giusto qualcosina per quel disco della maturità che li renda grandi.
Ascolta Bud Spencer Blues Explosion
Ozora – Perpendicolari
Li ho visti una sera di febbraio che facevano da spalla ai Ritmo Tribale allo Spazio 211 di Torino. Loro giocavano in casa con un pubblico che li segue e canta con loro, il sogno di ogni band. Come hanno rapito me con la loro potente performance, l’hanno fatto anche con gli altri Tribali presenti. Salvo un paio di pezzi leggeri, questi quattro musicisti suonano un heavy prog melodico ben gridato. Sul palco sono un uragano, su disco hanno sorpreso anche con la cover metal di Volta la Carta di Fabrizo De Andrè, impressionante. Ora hanno cambiato singer e hanno una grande voglia di rimettersi in gioco, spero di risentirli presto.
Zen Circus – Il Fuoco in Una Stanza
Scritto praticamente durante il tour de La Terza Guerra Mondiale, sfruttando l’ispirazione colta anche con l’ingresso in pianta stabile di Francesco Pellegrini, questo album ha canzoni immediate, senza filtri, nate dalla pancia. La scrittura danza su melodie solari (La Teoria delle Stringhe, Panico, Sono Umano…) con quell’aria punk che non gliela puoi levare di dosso. Gli arrangiamenti circensi de Il mondo come lo vorrei e le liriche emotive di La Stagione sono l’esempio di una crescita di una band che quest’anno a Sanremo spero porti delle sorprese, se non ci adagiamo sui pregiudizi (e perché poi?).
Ministri – Fidatevi
Il disco che racconta l’attuale situazione precaria e il disagio nazionale guardando Tra Le Vite Degli Altri, dove manca una certa leggerezza e l’ironia dei dischi passati. Taketo Gohara ha smussato i suoni della band milanese senza fargli perdere la loro identità. Un lavoro che getta lo sguardo su una certa sensibilità umana, con la collaborazione di Mauro Pagani.
Fuori Concorso: Viaggio Senza Vento dei Timoria, riedizione contenente le demo dello storico album della band bresciana, e RockBugo, il live in chiave rock di Bugo.
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