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Appaloosa: BAB

Gli Appaloosa nel loro ultimo lavoro BAB si muovono verso territori elettronici ponendo maggiore attenzione sul ritmo

Appaloosa

BAB

(Black Candy Records)

electronic, experimental


 

Appaloosa- BABLi avevamo lasciati nel 2014 con l’atmosferico ed onirico Trance44. Dopo due anni le cose sono cambiate in casa Appaloosa: più ritmo e meno atmosfera, più aggressività e meno dilatazioni. Il ruolo dell’elettronica è di fatto dominante in BAB, disco registrato dal duo ZaninelloMazzantini durante le pause dell’ultimo tour. Il risultato è comunque un lavoro dalle tinte scure, che pone l’ascoltatore al centro di un insistente vortice psichedelico.

Supermatteron si apre con i veloci beat ossessivi della drum machine, fino a quando si inserisce il martellare del basso e della batteria. I rumori aumentano di intensità nel finale. Longimanus si concentra sull’atmosfera: il risultato è una musica da incubo avvolta nella nebbia.

Halle9000 è un altro esercizio ritmico per basso e batteria, con tocchi psichedelici dell’elettronica a fare da contorno; Ketama Gold continua con le sensazioni psichedeliche della precedente traccia. Le scariche sonore di Mulligan invece aumentano il senso di smarrimento nonché di claustrofobia, tra distorsioni e rumori vorticosi.

L’intermezzo Beef Man rallenta il ritmo non allentando però di molto la tensione.

Bab & Dany inizia con un atmosfera siderale, su cui poi gli strumenti poggiano il ritmo che si fa sempre più incalzante.

In Creepy (per voci filtrate campionate) gli Appaloosa invertono la tendenza: viene difatti adottato un passo lento e minaccioso.

La misteriosa Jungla Shuba, la traccia più breve del disco, invece sembra cercare una connessione con l’album precedente. L’opprimente Krypton 85 si riallaccia a Creepy accentuandone l’oscurità.

L’album si chiude con Imboschi, brano alienante ispirato al mondo androide.

Nonostante non raggiunga la potenza evocativa di Trance44, BAB mostra un gruppo capace di reinventarsi continuamente e che non ha paura di sperimentare nuove soluzioni. Il ritmo e l’elettronica sono i cardini su cui poggia questo ultimo lavoro degli Appaloosa, sicuramente il più ossessivo della loro carriera.

 

 

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