Syndrome
Appearance
(Real Fat Studio)
funk
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Da Reggio Calabria con le orecchie piantate nel funk degli States degli anni ’90. È la formula dei Syndrome e che s’esprime in Appearance, il loro disco d’esordio.
Cantato interamente in inglese, è una raccolta di storie sulla tossicodipendenza, uno sguardo su episodi di vite vissute (da chi?) fino all’epilogo finale.
Musicalmente Appearance è una botta d’energia e di adrenalina; ben suonato, ben arrangiato, rimanda più o meno direttamente ai primissimi Red Hot Chili Peppers senza essere mai sbarazzino, ai Primus e alle loro canzoni sghembe, ma anche ai ritmi di George Clinton.
Insomma, un campionario del funk americano dei ’90, quelli in cui impazzava anche e soprattutto il grunge e di cui i Syndrome hanno assorbito il gusto di alcune chitarre grattuggiate.
Ridurre tutto a paragoni più o meno eccellenti è un viziaccio di noi che cerchiamo di raccontare i dischi; mai come in questo caso le similitudini non rendono giustizia a un album che invece ha tanto materiale di prima mano, che si lascia ascoltare non solo senza un attimo di noia, ma spesso e volentieri ci fa esaltare per la sua travolgente energia. Sino ad arrivare alla struggente Angel, ballatona funk-rock che segna la fine non solo del disco, ma anche delle disavventure del suo protagonista. Quanto ai Syndrome… siamo solo all’inizio!
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