Virgo
Ginestra (EP)
(R)esisto Distribuzione
dub, jazz, R&B, soul, canzone d’autore
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Anticipato dal singolo Angoli Segreti, è uscito Ginestra, l’EP d’esordio della cantautrice fortemarmina Vittoria Polacci in arte Virgo, edito per l’etichetta ferrarese (R)esisto Distribuzione.
Il fiore della ginestra rappresentava – nell’idea di Giacomo Leopardi – la fatica di crescere in luoghi impervi dove il clima è tutto fuorché gentile e, al contempo, il coraggio di affrontare quel destino inderogabile che da sempre accomuna il genere umano, ma con dignità e senza dover ricorrere all’effetto placebo di concezioni spiritualistiche e irrazionali.
In questo primo step autorale la cantautrice toscana – grazie anche alla collaborazione di musicisti quali Andrea Balleari al basso, Andrea Cattaldo alla chitarra, Giovanni Pastorino al pianoforte e Francesco Falsiroli alla batteria – è riuscita a tramutare in musica ogni piccolo frammento del proprio mondo interiore, tessendo e intrecciando delicate trame emotive, da quelle più malinconiche fino a quelle più intense e vive, mostrando l’autoritratto di una donna consapevole sia delle proprie forze sia delle proprie fragilità, e che trova nella musica il suo rifugio universale.
Le cinque tracce di Ginestra scorrono su un tappeto sonoro intarsiato di melodie raffinate e introspettive, sottili come la sabbia che finisce per sempre nell’ampolla sottostante della nostra clessidra del tempo, raccogliendosi tra le stanze di un ambiente denso di pathos e di leggerezza autunnale, in cui il peso specifico delle parole e l’orientamento pop di un certo cantautorato italiano (Angoli Segreti, Capolavoro) si fondono, in maniera equilibrata ed armonica, a un background d’ispirazione jazz e a quell’incisività ritmica proveniente da diverse sfumature della black music: quando attraverso pulsazioni eteree e notturne di fattura dub (Creature Ingombranti), quando con l’aromatica e contagiosa vitalità di un soul funk dal retrogusto blueseggiante (Ideali), fino a terminare il suo breve percorso nel conforto intimo e consolatorio di una ballata per pianoforte (Ninna Nanna Per Tutta La Vita).
Attraverso una timbrica elegante e all’occorrenza grintosa, Vittoria Polacci aka Virgo prova a mettersi a nudo, muovendosi tra i momenti difficili dell’esistenza e provando a scorgere una fessura di colore brillante tra gli umori destabilizzanti di una contemporaneità sospesa tra matasse di ombre e rari spiragli di luce, tra le difficoltà dei rapporti interpersonali e quella sensazione di sentirsi costantemente inadeguati, ma alimentando comunque il desiderio di ritrovarsi, di reagire, di trovare un modo per mitigare la pressione di certe insicurezze, di certi luoghi della mente che ci impediscono di vivere il presente.
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