Madkin
Perdone la Molestia
(Cd, Autoproduzione)
rock, grunge, stoner
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Perdone la Molestia, come dire “scusate il disturbo” in spagnolo. Ma i Madkin cantano in inglese. E pure parecchio bene.
Attivi dal 2007, di stanza a Roma, Perdone la Molestia è il loro primo album ed è frutto dell’intensa attività live del combo.
Serena Jejè Pedullà canta come chi sa bene che il rock è fatto di sudore e polvere, quella del palcoscenico, e ha preso tutto il meglio delle riot girls che impazzavano negli anni ’90, Hole in testa, ma anche il (poco) di buono che ci hanno lasciato i Guano Apes.
Il resto della band, invece, ha mandato giù tonnellate di Soundgarden, Melvins, Mudhoney, Smashing Pumpkins, Alice in Chains (soprattutto) e un po’ di Kyuss; il bello è che ne ripercorrono il sound e l’impeto, ma lasciano affiorare diverse manciate di idee di prima mano.
Qualche pizzico di “post”, qualche spruzzata di “core”, qualche affaccio nel melodico più “tradizionale” e il gioco è fatto: Perdone la Molestia va giù che è un piacere e chiede – e ottiene – volumi sempre più alti.
Non arrivano fuori tempo massimo i Madkin, come si potrebbe pensare, forse, leggendo queste righe, bensì rispettano i “padri” e mettono al servizio dei loro insegnamenti la loro freschezza e la loro gioventù, lasciandoci un disco piacevolmente fuori dal tempo e che – sicuramente – renderà ancora più infuocata questa bollente estate.
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