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Red Onions: Diario di un Uomo Qualunque

I Red Onions e la nostalgia del progressive anni Settanta. Il loro Diario di un Uomo Qualunque è un rock d'autore pieno d'amore per il rock che fu

Red Onions

Diario di un Uomo Qualunque

(Mp3, iTunes)

rock d’autore, progressive

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Diario d'un uomo qualunqueE’ da qualche tempo che con costante attenzione stiamo seguendo la ricerca del cantautorato italiano di ricavarsi nuovi spazi grazie all’argamento delle sue sonorità.

Ci pensano i Red Onions ad allargare proprio questo tipo di orizzonti, innestando nel loro Diario di un Uomo Qualunque elementi tipici sia della scuola cantautorale di casa nostra, sia – soprattutto – macigni di rock psichedelico infettato di blues.

I Red Onions sono attivi già da sette anni, periodo in cui si sono fatti le ossa tra cantine e palchi del perugino, per arrivare a questo interessante esordio.

Diario di un Uomo Qualunque ha le sue radici nell’amore sviscerato dei Red Onions per il progressive degli anni Settanta, quello di casa nostra come quello inglese. L’album è praticamente un concept su un viaggio (interiore o per il mondo, poco importa), proprio come si usava una quarantina d’anni fa, con tanto di lunghi assoli e spazio al virtuosismo dei musicisti. Le idee musicali non sono tutte di prima mano, ma il risultato è comunque in grado di incuriosire gli appassionati del genere.

Purtroppo il cantato spesso non è all’altezza della situazione e l’incisione dell’album è piuttosto grezza, cosa che non aiuta a godere di un lavoro complessivamente troppo nostalgico per essere davvero stimolante nel 2011.

http://www.redonions.it/

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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