Harold Budd e Eraldo Bernocchi
Semetipsum
(Cd, RareNoise)
ambient, elettronica
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Il pianista americano Harold Budd è molto affezionato all’Italia e lo conferma la sua nuova fatica, in condominio con Ernaldo Bernocchi. Si Chiama Semetipsum ed è molto di più di un semplice Cd, bensì un’operazione che unisce musica e fotografia, enologia e collezionismo.
Semetipsum, infatti, è in primo luogo il nome di un vino del celebre produttore Michele Satta. Un Sangiovese in purezza come solo la Toscana può dare. Satta, creatore di una serie di vini unici apprezzati in tutto il mondo, ha aperto la sua cantina per delle serate di “sonorizzazione” del vino; per il Semetipsum è toccato quindi al pianista Budd e allo sperimentatore elettronico Bernocchi, coadiuvati dall’artista multimediale Petulia Mattioli, che <<ha realizzato scatti fotografici in sequenza catturando le magnifiche figure che si vengono a formare sul vino sollecitato dalle frequenze del suono originale del concerto>> (il corsivo è dalla cartella stampa).
Semetipsum parte ingannando. Un leggero pianoforte registrato in presa diretta, con tanto di rumori di fondo e colpi di tosse (veri o creati ad arte, cosa importa?). Mano a mano a queste note di pianoforte, tipiche di Harold Budd, s’aggiungono tappeti di tastiere di tetra matrice ambient, salvo ben presto cedere a tentazioni glitch e a battiti “rubati” da generi sicuramente più “moderni”.
Semetipsum è la colonna sonora di una specie di rifugio intimo e personale (una cantina?), ispirato dalla vista verdeggiante dei vigneti e continuamente tentato dagli echi che arrivano dalla scena clubbing della città più vicina.
Questo disco (che è anche e soprattutto una confezione multisensoriale) non aggiunge nulla di più alla ricca carriera di Budd (oltre che solista anche al lavoro con Brian Eno, David Sylvian e U2) e Bernocchi (da oltre venticinque anni una delle punte della sperimentazione elettronica italiana).
Le suggestioni che produce questo Semetipsum sono notevoli, ma ciò non basta a scatenare entusiasmi. Il sound e le atmosfere, infatti, sono decisamente troppo omogenee e la lunghezza dei pezzi, spesso abbondante, non aiuta a cacciare l’inevitabile torpore che non tarda ad arrivare. O forse era proprio quello che cercavamo in un disco come questo.
P.S.: Semetipsum è disponibile in soli 250 esemplari; il vino è un Sangiovese 2008 selezionato in vendemmia da un unico vigneto, le bottiglie sono numerate e autografate, in formato magnum. La confezione è in legno e contiene il libretto a colori e il cd dell’ esibizione di Budd e Bernocchi, il tutto a 160 euro.
PP.SS.: in redazione hanno mandato solo il Cd, la prossima volta… magari mandate anche il vino ;-)
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